Medico di base violenta le pazienti durante le visite, condannato a 10 anni: “Selezionava le vittime”

Una "serialità" di abusi che venivano messi in atto con "selezione" delle vittime, tutte donne tra i 19 e i 35 anni, pazienti che in alcuni casi avevano alle spalle anche "un passato di sofferenza psichiatrica o comunque di fragilità psicologica".
Così, nelle motivazioni della sentenza, il gup di Milano Luigi Iannelli descrive le violenze sessuali per cui lo scorso 9 maggio è stato condannato a 10 anni di reclusione (con rito abbreviato) un medico di guardia 42enne che operava in alcuni ambulatori di Milano e nei comuni di San Giuliano e San Donato Milanese.
Il professionista era già finito al centro di un’inchiesta analoga nel periodo dell'emergenza Covid, venendo assolto nel 2021. Agli anni immediatamente successivi risalgono, invece, gli abusi su nove giovani pazienti per i quali è stato infine condannato, a seguito dell'inchiesta della pm di Milano Alessia Menegazzo e dei carabinieri e dopo essere stato destinatario di due ordinanze di custodia cautelare.
Si chiude così un iter giudiziario iniziato dopo la denuncia di una delle pazienti, che aveva deciso di rivolgersi alle forze dell'ordine dopo aver consultato un centro antiviolenza. Dopo questo primo esposto il medico era stato arrestato, e sono arrivate altre tre segnalazioni. In seguito le vittime sono diventate sette, tra l'ottobre del 2022 e l'autunno del 2023, per poi salire a nove.
Stando alle accuse di violenza sessuale aggravata, il 42enne (definito dal gip Cristian Mariani "un violentatore seriale, senza freni inibitori") avrebbe commesso gli abusi ai danni delle pazienti con il pretesto di visitarle. Secondo quanto si legge nelle motivazioni della sentenza il 42enne "strumentalizzava" il suo ruolo di medico "per compiere atti sessuali", e non gli può essere concessa quindi alcuna attenuante. Ma non solo: attraverso falsi su certificati medici avrebbe anche tentato di nascondere le violenze. Il giudice ha anche disposto a carico dell'imputato provvisionali di risarcimento tra i 20 e i 30mila euro per le vittime, e altri 30mila euro per l’Ats della Città Metropolitana di Milano, altra parte civile.