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Mahmoud, l’aggressore della guardia giurata nel Duomo di Milano: “Non sono dell’Isis”

“Sono musulmano, ma non vado in moschea e dei terroristi, dell’Isis, non so proprio nulla”. Sarebbe queste, in sostanza, le parole di Mahmoud Elhosary, il ragazzo di 26 anni che mercoledì 12 agosto ha minacciato con un coltello una guardia giurata nel Duomo di Milano. Per lui è stata disposta la perizia psichiatrica.
A cura di Filippo M. Capra
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Un frame del video pubblicato dalla polizia di Milano
Un frame del video pubblicato dalla polizia di Milano

"Non sono dell'Isis". Sarebbero queste le parole di Mahmoud Elhosary, il ragazzo di 26 anni di origini egiziane che mercoledì 12 agosto ha preso in ostaggio una guardia giurata nel Duomo di Milano minacciandola con un coltello. E mentre il giudice per le indagini preliminari Raffaella Mascarino ha convalidato l'arresto e la custodia cautelare in carcere, il ragazzo avrebbe rilasciato alcune dichiarazioni durante il primo interrogatorio.

L'aggressore: Sono musulmano ma non so niente di terrorismo

"Sono musulmano, ma non vado in moschea e dei terroristi, dell'Isis, non so proprio nulla""Sono musulmano, ma non vado in moschea e dei terroristi, dell'Isis, non so proprio nulla", avrebbe detto, riassumendo, il giovane ascoltato oggi nel carcere di San Vittore. Nel corso dell'interrogatorio, Mahmoud ha dichiarato di essere stato meglio "quando venivo curato", essendo stato seguito per un anno in un percorso terapeutico resosi necessario per problemi psichici riscontrati in Egitto. La sua legale, comunque, gli ha consigliato di avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande degli inquirenti. Per lui, ora, è stata disposta la perizia psichiatrica per valutare se è in grado di intendere e di volere. Due testimoni presenti in Duomo al momento dell'accaduto, hanno dichiarato di aver temuto che il 26enne avesse con sé una bomba. Nel frattempo, un suo ex datore di lavoro, ascoltato dagli inquirenti, lo avrebbe descritto quale un "grande lavoratore". Mahmoud è rimasto senza lavoro nel gennaio di quest'anno finendo a vivere per strada in zona Corvetto. Nel frattempo, a causa dell'aggressione ai danni del vigilante della cattedrale del Duomo, la questura di Savona gli ha revocato il permesso di soggiorno.

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