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L’Università Bicocca dedica un’aula a Giulio Regeni, genitori: “Cerchiamo ancora la verità”

L’Università Bicocca di Milano ha titolato l’aula U9-1 a Giulio Regeni, il ricercatore ucciso in Egitto nel febbraio del 2016. I genitori Paola Deffendi e Claudio Regeni in videocollegamento da Trieste hanno precisato: “La libertà di ricerca è un argomento collegato alla sicurezza dei ricercatori”. E poi hanno aggiunto: “Continuiamo a cercare la verità su quanto accaduto”.
A cura di Giorgia Venturini
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Dalla pagina Facebook dell'Università Bicocca di Milano
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C'è ora un'aula dell'Università Milano Bicocca che porta il nome di Giulio Regeni. È la numero U9-1: all'ingresso una targa ricorda il ricercatore ucciso in Egitto a febbraio 2016. I genitori Paola Deffendi e Claudio Regeni erano in videocollegamento da Trieste durante la cerimonia: "La libertà di ricerca è un argomento collegato alla sicurezza dei ricercatori", ha sottolineato la madre del ricercatore. Che poi ha aggiunto: "Purtroppo Giulio ha aperto questo vaso di Pandora perché poco si parlava di questo tema. Anche sul sito Viaggiare sicuri della Farnesina non pone problemi di sicurezza nel fare ricerca in Egitto ma ad esempio il sito equivalente in Australia parla della non sicurezza dell'Egitto". Papà Claudio invece ha voluto sottolineare come la famiglia continua a cercare verità e giustizia: "Andremo avanti. Abbiamo il supporto del nostro avvocato ma anche di tantissimi cittadini italiani, perché ormai questa non è solo una questione privata ma di tutti".

A ottobre a processo quattro agenti dei servizi segreti

A distanza di cinque anni, andranno a processo i quattro agenti dei servizi segreti egiziani accusati del sequestro, delle torture e dell'omicidio di Giulio Regeni: ovvero, il generale Tariq Sabir e i colonnelli Athar Kamel Mohamed Ibrahim, Uhsam Helmi, Magdi Ibrahim Abdelal Sharif. Nei loro confronti le accuse mosse dal sostituto Sergio Colaiocco variano dal sequestro di persona pluriaggravato al concorso in omicidio aggravato e al concorso in lesioni personali aggravate. La decisione al termine dell’udienza preliminare è stata del gup Pierluigi Balestrieri accogliendo la richiesta della Procura di Roma: la prima udienza è fissata per il prossimo 14 ottobre. Durante questi anni la famiglia Regeni ha precisato come sia stata difficile la collaborazione con il governo egiziano: "La nostra Procura ha mandato richieste di rogatorie internazionali che non hanno avuto riposta. Quindi dopo tutto questo dobbiamo continuare. A ottobre inizierà il processo: a piccoli passi cercheremo di andare avanti nella nostra ricerca della verità", conclude il padre Claudio. Certo è che l'Italia non dimenticherà mai il dottorando di Trieste. La titolazione di un'aula universitaria a Milano ne è la prova: "È una delle aule più belle che abbiamo e chi passerà, anche tra vent'anni, si chiederà chi era Giulio Regeni e qual è la sua storia", precisa la rettrice di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni.

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