Lombardia, 55 casi di Coronavirus e un morto: aumentano ricoveri in ospedale e terapia intensiva
I nuovi casi positivi di Coronavirus in Lombardia, registrati nella giornata di oggi, sabato 1 agosto, sono 55. Lo ha reso noto la Regione attraverso l'odierno bollettino sull'emergenza sanitaria. Dei casi positivi, 13 sono emersi a seguito di test sierologici e 9 sono debolmente positivi. Aumenta il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva, saliti a 9 (più due) e anche quelli ricoverati negli ospedali, saliti a 158, dieci in più rispetto a ieri. Si registra anche un decesso, che porta a 16.807 i morti totali (ufficiali) dall'inizio della pandemia. Aumenta di 110 anche il numero di pazienti dimessi e guariti: in totale sono 73.512. I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono stati 8.419, per un totale di 1.308.507.
Casi per provincia: 17 a Milano, nessuno a Lecco
Per quanto riguarda la suddivisione dei casi per provincia soltanto nel Lecchese non si segnalano nuovi casi. Scendono rispetto a ieri quelli registrati a Milano, 17 di cui 9 a Milano città. Undici i nuovi casi a Bergamo e Brescia, 5 a Monza, 3 a Varese, due a Pavia e Mantova e un caso ciascuno nelle province di Como, Cremona, Lodi e Sondrio.
Da oggi disponibili tutti i posti a sedere su treni e mezzi pubblici
Nonostante i dati in chiaroscuro, soprattutto per quanto riguarda i ricoveri in aumento, da oggi, sabato 1 agosto, come disposto dall'ultima ordinanza del governatore Attilio Fontana, valida fino al 10 settembre, sono tornati disponibili su treni e mezzi pubblici tutti i posti a sedere, senza dunque più l'obbligo di almeno una seduta libera tra un passeggero e l'altro. Resta, su tutti i mezzi e nei luoghi chiusi (ma anche all'aperto laddove non è possibile rispettare il distanziamento sociale), l'obbligo di indossare la mascherina o altri indumenti a copertura di bocca e naso. L'analogo provvedimento, adottato da Fs e Ntv per i treni ad Alta velocità Freccia e Italo, era stato duramente contestato dal Cts (Comitato tecnico scientifico). Per questo motivo il ministro della Salute ha firmato un'ordinanza che ripristina le norme in vigore in precedenza: "È giusto che sui treni restino in vigore le regole di sicurezza applicate finora – ha scritto il ministro su Facebook -. Non possiamo permetterci di abbassare il livello di attenzione e cautela. Per questo ho firmato un’ordinanza che ribadisce che in tutti i luoghi chiusi aperti al pubblico, compresi i mezzi di trasporto, è e resta obbligatorio sia il distanziamento di almeno un metro che l’obbligo delle mascherine". La Lombardia però non si adeguerá alle disposizioni ministeriali, come chiarito in serata da una nota.