Litiga con la fidanzata incinta, sale sul tetto e minaccia di suicidarsi: il video del salvataggio dei carabinieri

Un 19enne di Porto Mantovano (Mantova) nella giornata del 4 giugno è salito sul tetto della sua abitazione dopo aver litigato con la compagna incinta al nono mese minacciando di suicidarsi. I carabinieri sono riusciti a farlo desistere e a portare al sicuro anche la ragazza.
A cura di Enrico Spaccini
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L'intervento dei carabinieri a Porto Mantovano (foto da Carabinieri di Mantova)
L'intervento dei carabinieri a Porto Mantovano (foto da Carabinieri di Mantova)

I carabinieri della Compagnia di Mantova nella giornata di ieri, mercoledì 4 giugno, hanno sventato un tentativo di suicidio a Porto Mantovano di un ragazzo di 19 anni. Il giovane, in seguito a una lite con la compagna 20enne incinta al nono mese, era salito sul tetto della loro abitazione e, dopo aver lanciato tegole ai militari, aveva minacciato di lanciarsi. Dopo un lungo dialogo la ragazza, che aveva raggiunto il 19enne, è stata messa in sicurezza e visitata dal personale medico, mentre il ragazzo è stato convinto a scendere.

A chiamare il 112 è stata la madre della 20enne, italiana e incinta al nono mese, in seguito a una lite violenta con il fidanzato. Al loro arrivo, presso un'abitazione di Porto Mantovano, i carabinieri avrebbero notato lividi sul corpo della ragazza, la quale avrebbe negato di aver subito atti di violenza. Nel frattempo il compagno, un 19enne di origine tunisina, temendo probabilmente un intervento delle autorità nei suoi confronti, è fuggito sul tetto dell'abitazione, avrebbe iniziato a lanciare tegole e a minacciare il suicidio.

Mentre sul posto arrivavano personale sanitario e vigili del fuoco, i carabinieri hanno attivato le procedure d'emergenza per tentare di mediare con il ragazzo e con la giovane che, nonostante il pancione, aveva deciso di raggiungere il 19enne rimanendo sulla scala di ferro d'accesso al tetto. Sotto l'abitazione in poco tempo sono giunti anche il Comandante del reparto Operativo dei carabinieri di Mantova e il comandante della Compagnia di Mantova, insieme al personale specializzato per questo tipo di criticità e al sindaco di Porto Mantovano.

Dopo alcune ore, il Maresciallo Genchi, comandante della Stazione di Porto Mantovano, in accordo con i superiori presenti, è salito sul tetto per parlare direttamente con il 19enne, in quanto già lo conosceva e vedeva possibilità di instaurare un dialogo. Per avvicinarsi a lui, si è tolto la giacca dell'uniforme e la cravatta e ha dimostrato di non essere armato.

Per più di un'ora i due hanno parlato, mentre i vigili del fuoco avevano già predisposto un materassino gonfiabile in cortile per garantire una misura di sicurezza nel caso in cui la situazione fosse degenerata. Al termine della trattativa, la ragazza è stata convinta a scendere con un carabiniere che, di nascosto, era riuscito a salire sul tetto e infine anche il 19enne ha accettato di tornare al sicuro.

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