Linciato dalla folla a Milano perché scambiato per “l’incappucciato” di Quarto Oggiaro: cos’è successo

Un 23enne è stato linciato ieri dalla folla a Quarto Oggiaro, periferia di Milano. Era stato scambiato per “l’Incappucciato”, che da settimane terrorizza i residenti del quartiere. Fabio Galesi (Municipio 8): “Ma le denunce sono solo due. Pericolosi gruppi social diffondono fake news per creare il panico tra gli abitanti”
A cura di Francesca Del Boca
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Un vero e proprio linciaggio da parte della folla inferocita. È successo nella giornata di ieri, mercoledì 21 maggio, in via Federico De Roberto a Quarto Oggiaro, periferia di Milano. Qui un ragazzo di 23 anni è stato insultato, inseguito e picchiato con violenza in pieno giorno dagli abitanti del quartiere. Il motivo? Avere tratti somatici simili a quelli del fantomatico "Incappucciato", un ignoto malvivente che da un mese terrorizzerebbe i residenti con aggressioni, scippi e molestie di ogni genere.

L'incappucciato, però, non esiste. E il suo "identikit" è solo il frutto di un tam-tam social tra i vari gruppi Facebook e WhatsApp o video TikTok, che diffondono "segnalazioni" mai denunciate alle forze dell'ordine, fotografie di presunti "colpevoli" e vere e proprie fake news, puntualmente non verificate, scatenando una vera e propria caccia all'uomo. Fino all'episodio di ieri, che ha fatto esplodere tutta la rabbia e la paura accumulata per settimane dagli abitanti di Quarto Oggiaro. "Tutto è iniziato con una prima denuncia di una signora, vittima di uno scippo a inizio maggio. Poi se n'è aggiunta un'altra, totalmente diversa dalla precedente. Le denunce di questo genere sono solo due in un mese", ha scritto l'assessore di Municipio 8, Fabio Galesi. "Tutte le altre notizie che sono circolate, anche in maniera assidua in questi giorni, non sono attendibili e verificate ed hanno innescato un esasperato sentimento di paura e insicurezza e una pericolosa caccia alle streghe a danno di persone totalmente innocenti".

Il 23enne aggredito ieri da decine e decine di persone e portato via dagli agenti del Commissariato di Quarto Oggiaro, si è rivelato infatti completamente estraneo ai fatti: il cittadino francese, come accertato dalle indagini, si trovava addirittura a Milano da pochissimi giorni. "Una vittima ingiusta della ferocia della folla, colpevole solo di trovarsi nel momento sbagliato e nel posto sbagliato", sempre Galesi. "Gruppi di persone nel quartiere stanno tentando di sostituirsi alle forze dell'ordine, che stanno continuando a svolgere con professionalità il loro lavoro nelle nostre strade. A tutto ciò si aggiunge un altro episodio estremamente spiacevole e preoccupante, che sempre ieri ha visto il coinvolgimento di agenti di polizia aggrediti fuori dal commissariato per motivi totalmente futili".

Un senso di panico e di allerta generale che fa sì che, per un semplice malore al supermercato di una signora, si propaghino sui gruppi WhatsApp dei residenti pericolose invenzioni su aggressioni mai avvenute. "L'incappucciato ha colpito ancora", recita uno dei messaggi, scritto da un profilo anonimo e condiviso da decine di milanesi. O che gruppi di residenti si posizionino fuori dalla scuola di via Graf per linciare il bidello, accusato (prima del 23enne) di essere "l'Incappucciato" sui social con tanto di dati personali e foto diffusi online.

"I numeri delle aggressioni sono stati gonfiati da notizie false, mettendo in agitazione un intero quartiere", è intervenuta anche la presidente di Municipio 8 del Comune di Milano Giulia Pelucchi. "Ribadiamo massima fiducia nelle forze dell’ordine, a cui esprimiamo solidarietà per l’aggressione subita, e ci appelliamo ai cittadini chiedendo di mantenere la calma e di verificare le informazioni".

Mentre non si è fatta attendere la Lega, a partire dal capogruppo del Carroccio a Palazzo Marino Alessandro Verri. "Cercheremo di capire quali strumenti possiamo mettere in campo per garantire la sicurezza dei cittadini del quartiere", le sue parole. "Ringrazio i cittadini per la costante attenzione e per il presidio attivo del territorio", si è aggiunta la consigliera di Municipio 8 della Lega, Sabrina Geraci. "Fin da subito mi sono resa disponibile per contribuire con presidi sul posto, ho richiesto la convocazione urgente di una commissione sicurezza del Municipio 8 in presenza e mi sono anche offerta di accompagnare personalmente mamme e bambini nel tragitto verso la scuola, se necessario".

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