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Omicidio di Sofia Castelli a Cologno Monzese

L’amica di Sofia Castelli che era con lei la notte dell’omicidio: “Ho i sensi di colpa, non ho potuto salvarti”

La migliore amica di Sofia Castelli, la ragazza uccisa dall’ex fidanzato Zacaria Atqaoui in casa sua a Cologno Monzese (Milano), ha scritto: “I sensi di colpa mi stanno divorando. Non ho potuto far niente per aiutarti, per salvarti”.
A cura di Giorgia Venturini
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Ha affidato a un lungo post su Instagram tutto il suo dolore la migliore amica di Sofia Castelli, la ragazza uccisa dall’ex fidanzato Zacaria Atqaoui in casa sua a Cologno Monzese (Milano). Le due amiche avevano trascorso insieme una serata in allegria poi erano tornate a casa di Sofia e avevano dormito in stanze diverse. Nell'armadio della camera di Sofia era già nascosto Zacaria: quando la ragazza si è addormentata lui l'ha uccisa a coltellate. L'amica ha raccontato di non aver sentito nulla. Da qui i sensi di colpa che scrive nel post social: "I sensi di colpa mi stanno divorando. Non ho potuto far niente per aiutarti, per salvarti".

Nella lettera social la ragazza è come se parlasse direttamente all'amica: "Sono la tua migliore amica, sono passati giorni da quella notte, da quello strazio, e io non riesco ad andare avanti con la mia vita, stento a crederci. I sensi di colpa mi stanno divorando, la notte devo prendere delle pillole per dormire se no ho gli incubi e quel che è peggio è che non ho potuto fare niente per aiutarti, per salvarti".

Poi la giovane ripercorre tutta la loro amicizia: "Ci siamo conosciute tra i banchi di scuola 7 anni fa e dal primo giorno siamo diventate migliori amiche e non ci siamo mai staccate. Ma tu ora mi hai lasciata sola in un mondo in cui  non riesco a vivere senza di te, in cui non voglio vivere senza te".

L'amica: "Non avevo capito cosa fosse successo"

Improvvisamente il ricordo di quella mattina, quando la ragazza si è svegliata e la sua amica non c'era più: "Quella mattina me la ricordo bene, non avevo capito cosa fosse successo o forse non volevo capire perché era una cosa più grande di me che né la mia testa né il mio fisico erano pronte ad affrontare". E ancora: "Da quel giorno ho provato a farmi forza e ho guardato negli occhi la tua famiglia e ho pianto con loro perché anche io ne facevo parte ormai. La vita è così ingiusta sai mia piccola Sofi, da quella notte mi sono risvegliata come nulla fosse ignara di qualsiasi cosa mentre ogni giorno che passa diventa un dolore sempre più insopportabile per me, per la tua famiglia, le tue amiche di sempre e tutte le persone che ti conoscevano. Una parte di me è morta con te e nessuno potrà mai restituirmela".

"Ormai nulla ha più senso senza di te: le serate, le feste, il divertimento, i sorridi non esistono più, la mia vita è ferma a quella mattina del 29 luglio 2023, era tutto così normale con le cose che facevamo sempre, infatti molte persone ci hanno viste insieme ballare, ridere e scherzare perché noi facevamo questo insieme, eravamo le migliori amiche con l'A maiuscola".

L'amica: "Quell'animale pagherà"

E infine ha scritto: "A 20 anni non si può e non si deve morire, quell'animale pagherà mia dolce Sofia e io, come anche la tua famiglia e i tuoi amici, vivremo per te e per quello che sei stata. La vita mi ha e ci ha tolto tanto ma fino all'ultimo siamo state insieme e questo, per quanto irrilevante, mi da un po' conforto. Piccola Sofi guardami da lassù e proteggermi come io avrei dovuto fare con te".

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