Investe una donna e poi scappa, 24enne rintracciata dopo giorni: il padre aveva portato l’auto a riparare

Il padre della ragazza di 24 anni, indagata per aver investito Diana Siminescu provocandone la morte, aveva portato l'automobile della figlia, un'Audi nera, a riparare il giorno successivo all'incidente. L'uomo però, è bene precisarlo, era ignaro di quanto accaduto la sera precedente. Non era infatti a conoscenza dell'investimento. Notando i danni e stando alle spiegazioni della figlia, la quale continua a raccontare che pensava di aver colpito un sasso, è andato dal carrozziere a far riparare il paraurti.
È stato proprio il carrozziere, dopo che ha sentito del caso, ad avvisare le forze dell'ordine chiedendo che venissero fatte opportune verifiche. E infatti gli agenti hanno controllato che l'auto fosse la stessa e, una volta avuta la conferma, si sono recati dalla giovane.
"Non mi sono accorta di nulla. Stavo rientrando a casa dal ristorante in cui lavoro. Pensavo di aver preso un sasso. Mi sono fermata poco distante", ha riferito la 24enne alla polizia stradale. La giovane infatti non si è fermata sul luogo dell'incidente, ma è andata via. Gli agenti della polizia stradale sono riusciti a rintracciarla dopo diversi giorni. L'impatto, avvenuto tra giovedì e venerdì a Carzago, ha però causato la morte di Diana Siminescu, madre di 4 figli. La donna stava rientrando a casa dopo aver trascorso una serata con alcuni amici.
Non è ancora chiaro perché si trovasse su quella strada pericolosa senza luci e marciapiedi. Il suo corpo è stato trovato all'1.30 su segnalazione di un'automobilista. Purtroppo quando i medici sono arrivati, la donna era morta. L'incidente sarebbe avvenuto almeno un'ora e mezza prima. La conducente dell'auto è al momento solo indagata.