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Numero chiuso in Galleria Vittorio Emanuele: la misura anti assembramento a Milano

Dopo gli assembramenti nel centro di Milano per lo shopping di domenica scorsa, il prefetto ha stabilito di imporre un contingentamento degli ingressi nella Galleria Vittorio Emanuele. I flussi nel ‘salotto’ commerciale cittadino saranno controllati in entrate e uscita. La decisione è stata presa nel corso della riunione di oggi del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica.
A cura di Simone Gorla
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La Galleria Vittorio Emanuele nel giorno di Sant'Ambrogio
La Galleria Vittorio Emanuele nel giorno di Sant'Ambrogio

A Milano saranno contingentati gli ingressi nella Galleria Vittorio Emanuele, il ‘salotto'  commerciale del capoluogo lombardo che collega piazza Duomo a piazza della Scala. Lo ha deciso oggi il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica, riunito dal prefetto Renato Saccone per dettare le linee delle attività di controllo da attivare fino al 6 gennaio.

Numero chiuso nella Galleria Vittorio Emanuele a Milano: la decisione del prefetto

La Galleria sarà presidiata con flussi obbligati di uscita. Previsti controlli delle forze dell'ordine, con stazioni mobili, in tutto il centro del capoluogo lombardo, e più controlli negli esercizi pubblici per vigilare sul pieno rispetto delle misure anti Covid.

Polemiche per la folla nelle vie dello shopping

Domenica scorsa, nella prima giornata di zona gialla in Lombardia, hanno fatto discutere le immagini della folla nelle vie dello shopping: piazza Duomo, corso Vittorio Emanuele, via Torino, corso Buenos Aires: tutte zone prese d'assalto dai cittadini per gli acquisti natalizi. Inevitabili gli assembramenti, che hanno preoccupato le autorità sanitarie e il governo, che ora valuta una zona rossa per le festività natalizie.

Sala difende i cittadini: "Non si parli di irresponsabili"

Il sindaco Giuseppe Sala ha difeso i concittadini: "Quando sento parlare di assembramenti irresponsabili non ci sto, non possiamo dare degli irresponsabili alla gente, alla gente si dice quello che può fare e lo fanno. Sta al governo decidere. Sta a noi". Più critico l'assessore Maran: “Ha davvero senso rischiare una nuova ondata per qualche giorno di shopping e vacanza?”.

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