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Incidente sul Garda, l’arresto per onorare la memoria delle vittime: si valuta il naufragio colposo

I due turisti tedeschi che lo scorso 19 giugno travolsero e uccisero col loro motoscafo Umberto Garzarella e Greta Nedrotti sul lago di Garda potrebbero essere accusati anche di naufragio colposo. Lo ha detto oggi il procuratore Capo di Brescia, Francesco Prete, commentando l’arresto di uno dei due, Alexander Patrick Kassen, che era alla guida del motoscafo al momento dell’impatto. Kassen, che secondo gli inquirenti era ubriaco al momento dell’incidente, si è presentato spontaneamente alle autorità italiane: su di lui c’era un mandato d’arresto europeo.
A cura di Francesco Loiacono
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Bisognava "onorare" la memoria di Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, "questi due splendidi ragazzi". È anche con queste parole che il procuratore capo di Brescia, Francesco Prete, ha commentato l'arresto di Alexander Patrick Kassen, uno dei due cittadini tedeschi che si trovavano sul motoscafo che lo scorso 19 giugno travolse e uccise Umberto e Greta sul lago di Garda. "La Procura di Brescia riteneva di dovere impegnarsi e fare quello che era giusto fare per onorare questi due splendidi ragazzi. Abbiamo attivato una procedura internazionale che oggi si è conclusa", ha detto Prete secondo quanto riporta l'Ansa, aggiungendo quella che potrebbe essere una novità dal punto di vista delle indagini: "È accusato di omicidio plurimo, omissione di soccorso – ha detto il procuratore a proposito di Kassen -. Valuteremo il naufragio colposo".

A distanza di ore il tedesco è risultato positivo all'esame del sangue per l'alcol

Kassen secondo gli inquirenti era in "conclamato stato di ubriachezza" al momento dell'impatto, che sarebbe avvenuto mentre il motoscafo dei due tedeschi viaggiava a una velocità di circa 20 nodi, il quadruplo del consentito. "Quel che conta è che la gravità del fatto sia acutizzata perché i due investitori non si sono fermati, si sono allontanati e non hanno prestato i soccorsi – ha spiegato il procuratore Prete -. Hanno dichiarato di non essersi accorti di aver impattato un natante. Questa circostanza, se fosse, vera, andrà valutata attentamente quando si tratterà di ricostruire lo stato di alterazione psichica in quel momento e la velocità alla quale viaggiavano. A distanza di ore il tedesco è risultato positivo all'esame del sangue per rilevare tracce di alcol", ha aggiunto il procuratore, smentendo così alcune ricostruzioni che erano emerse a distanza di qualche giorno dall'incidente mortale. Il cittadino tedesco finito in carcere oggi si è presentato spontaneamente alle autorità italiane, accompagnate dal suo avvocato Guido Sola: nei suoi confronti era stato emesso un mandato d'arresto europeo giustificato dal pericolo di fuga. Nei giorni scorsi era circolato un video che mostrava l'uomo barcollare e poi cadere in acqua durante le procedure d'attracco del motoscafo al rimessaggio di Salò: il legale di Kassen e dell'amico, proprietario del motoscafo, aveva però negato che i due fossero ubriachi al momento dell'impatto.

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