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Incendio in via Bolla, il rogo causato da fili abusivi: scontro tra Comune e Regione sulle case Aler

Dopo l’incendio negli alloggi Aler di via Bolla, è scontro tra Regione Lombardia e il Comune di Milano: “Il modello di gestione fallimentare è sotto gli occhi di tutti eppure in Regione lo si difende”, ha detto il sindaco di Milano, Beppe Sala.
A cura di Ilaria Quattrone
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È scontro tra il Comune di Milano e Regione Lombardia sulla gestione delle case Aler. La polemica si è riaperta dopo il rogo esploso ieri negli alloggi di via Bolla. Sulla questione è intervenuto il primo cittadino del capoluogo meneghino, Giuseppe Sala, che ha riservato dure parole alla gestione della Regione: "Via Bolla, via Gola e il quartiere San Siro sono i temi su cui sollecitiamo da tempo Regione Lombardia e Aler, la società regionale che possiede quei palazzi, ad una svolta. L'incendio di ieri in via Bolla purtroppo non è una sorpresa, ma la conferma che lì bisognava intervenire da tempo".

L'incendio partito dalle cantine

L'incendio, partito dalle cantine, sarebbe stato causato da un cortocircuito tra gli allacciamenti abusivi. Le fiamme sarebbero poi state alimentate dai rifiuti accumulati proprio nelle cantine. Il primo a darne notizia è stato il vicepresidente del Municipio 8, Fabio Galesi, che sempre su Facebook ha raccontato che da sei anni è stato depositato un esposto in Procura: "Da Regione Lombardia e Aler totale silenzio in questi dieci anni… Ma qualcuno che si prenda la responsabilità civile e penale per le condizioni degli stabili Aler ci sta?". Nel complesso Aler di via Bolla, nell'edificio A ci sono 90 alloggi su 156 occupati abusivamente mentre nell'edificio B sono 18 su 88. In questo momento ci sarebbe in programma un intervento di riqualificazione per lo stabile V mentre per l'edificio A, è stata ipotizzata anche la demolizione.

La risposta del presidente Fontana

L'attacco arriva dai canali social del sindaco. Sala afferma di aver offerto massima disponibilità e collaborazione a Regione Lombardia. Sostiene inoltre che il modello di gestione sia fallimentare: "È sotto gli occhi di tutti eppure in Regione lo si difende a spada tratta". Sull'intervento del sindaco, si è espresso anche l'assessore regionale alla Casa, Alessandro Mattinzoli: "Se il Comune di Milano volesse realmente collaborare dovrebbe svolgere una volta per tutte le proprie competenze e i servizi assegnati". L'assessore ha poi spiegato che prima di sgomberare coloro che hanno occupato abusivamente lo stabile, è necessario trovare alle famiglie più fragili un'abitazione in altre unità. Non è mancato l'intervento del presidente Attilio Fontana: "Attaccare Regione Lombardia su questo terreno è sbagliato e soprattutto ingeneroso, ma sono sicuro che questo atteggiamento sia solo frutto di un momento di tensione e non di discriminazione verso luoghi meno ‘centrali’ rispetto a Milano".

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