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Covid 19

In Lombardia meno di un over 80 su due ha avuto la prima dose di vaccino: i numeri della campagna

In Lombardia la campagna vaccinale anti Covid continua a procedere a rilento, soprattutto per quanto riguarda le somministrazioni agli anziani. Al 21 marzo su 597.849 ultra ottantenni che hanno prenotato, solo 279.354 hanno ricevuto la prima dose (46,7 per cento) e 70.440 hanno avuto anche la seconda (11,7 per cento). Tra le singole Ats le migliori sono Bergamo e Pavia, oltre il 60 per cento di prime dosi. Le peggiori Ats Insubria (28 per cento) e Brianza (39 per cento).
A cura di Simone Gorla
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La campagna di vaccinazioni anti Covid in Lombardia procede a rilento, nonostante gli sforzi degli operatori sanitari e l'alta adesione da parte soprattutto degli anziani, che si sono prenotati in massa sulla piattaforma regionale. Stando ai dati aggiornati a domenica 21 marzo, meno del 50 per cento degli anziani che hanno aderito ha ricevuto la prima dose del vaccino: il 46,7 per cento. Il coordinatore della campagna, Guido Bertolaso, ha promesso di somministrare la prima dose a tutti gli over 80 entro l'11 aprile. Ma sarà necessario un cambio di passo.

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La corsa contro il tempo più importante è quella che riguarda gli over 80, la categoria più a rischio. Al 21 marzo hanno aderito alla campagna vaccinale (tra portale regionale, farmacie e medici di base) 597.849 persone, su una platea di 725mila. Di queste, 279.354 hanno ricevuto la prima dose, pari al 46,7 per cento degli aderenti, 70.440 hanno avuto anche la seconda, pari al 11,7 per cento. Questo significa che meno di un ultra ottantenne lombardo su due ha avuto la prima somministrazione, circa uno su dieci è vaccinato con entrambe le dosi.

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Tra il personale scolastico il 33 per cento ha ricevuto la prima dose

Anche per quanto riguarda il personale scolastico i numeri sono poco incoraggianti. Le persone che hanno aderito alla campagna sono al momento 218.704. Quelle vaccinate con una dose tra i lavoratori della scuola sono 74.080, pari al 33 per cento circa.

Per quanto riguarda le singole Ats, nel territorio di Ats Città Metropolitana (Milano e Lodi) su 227.986 aderenti 104.033 hanno ricevuto la prima dose (45,6%) e 25.195 la seconda (11%). L'Ats Insubria (Como e Varese) su 84.951 aderenti ha 24.131 prime dosi (28%) e 8.595 seconde dosi (10,1%). L'Ats Brianza (Monza) su 73.519 prenotati registra 28.891 prime dosi (39,2%) e 4.529 seconde dosi (6%). Nell'Ats Montagna (Provincia di Sondrio, Val Camonica e Alto Lario) su 18.855 aderenti ci sono 9.964 prime dosi (52,8%) e 3.437 seconde dosi (18,2%).

L'Ats Val Padana (Cremona e Mantova) su 48.199 aderenti registra 25.161 prime dosi (52,2%) e 5.921 seconde dosi (12,3%). L'Ats di Bergamo fa meglio: su 57.454 aderenti in 37.100 hanno avuto la prima dose (64%) e 8.826 la seconda (15%). Anche l'Ats di Brescia è sopra la media: su 63.420 prenotati sono state somministrate 35.887 prime dosi (56,5%) e 10.077 seconde dosi (15,9%). Infine l'Ats di Pavia registra su 23.456 aderenti 14.217 prime dosi (60,6%) e 3.860 seconde dosi (16,4%).

Gli altri vaccinati under 80, che comprendono tutte le categorie comprese nelle prime fasi della campagna, come le forze dell'ordine e il personale delle università, ma anche i cittadini delle città che rientrano nel "cordone sanitario" nelle zone con più alta presenza del virus, come i comuni tra la Bergamasca  e la provincia di Brescia, o il comune di Viggiù nel Varesotto.

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