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Femminicidio Pamela Genini

Il vicino di Pamela Genini: “Aveva chiesto aiuto in corridoio, lui l’ha trascinata dentro casa per i capelli”

Sono stati sentiti in Procura a Milano anche i vicini di Pamela Genini, uccisa con 30 coltellate dal compagno dopo essersi intrufolato in casa sua con un doppione delle chiavi. “Chiedeva aiuto in corridoio, poi lui l’ha presa per i capelli e trascinata dentro. L’aggressione mortale è avvenuta sul terrazzo”
A cura di Francesca Del Boca
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La violentissima lite in casa, poi le coltellate. Pamela Genini è stata uccisa dal compagno Gianluca Soncin, che la sera del 14 ottobre si era intrufolato a sorpresa nel suo appartamento di Milano dopo aver fatto una copia delle chiavi, sotto gli occhi e le orecchie dei vicini di casa di via Iglesias, che hanno assistito in diretta all'aggressione mortale e che oggi testimoniano per la prima davanti ai pm milanesi.

Tra loro c'è anche l'uomo che vive nell'appartamento di fianco a quello dove è avvenuto il delitto, che ha raccontato di aver sentito verso le 21.45 del 14 ottobre dei "trambusti riconducibili ad una lite" e poi "delle richieste di aiuto" da parte della ragazza, nel momento in cui è uscita sul pianerottolo nel tentativo di salvarsi e chiedere aiuto. "Ho visto tutto dallo spioncino della mia porta", è la testimonianza del vicino, che in quel momento resta chiuso dentro al proprio appartamento. "Notavo anche che dietro di lei vi era un uomo, che la trascinava di nuovo in casa tirandola dai capelli. A questo punto, dopo qualche istante di silenzio, le grida sono riprese dal terrazzo. Vista la situazione decidevo allora di intervenire, uscendo dalla mia abitazione e cercando supporto negli altri condomini".

La 29enne, sporgendosi dal terrazzo, cerca ancora aiuto nel vicinato. Ma proprio qui viene colpita a morte, e stramazza al suolo. La giovane, prima di venire finita con 30 coltellate, aveva mandato un messaggio a un ex fidanzato poi diventato nel tempo confidente, che sarà sentito oggi dai pm. "Ha un doppione delle chiavi, ho paura. Chiama la polizia ma digli di non suonare", il testo. Le forze dell'ordine, però, citofonano al secondo piano di via Iglesias 33. "È Glovo", riesce a dire a mezza voce Pamela Genini, fingendo di aprire la porta al fattorino del cibo a domicilio. Ma il compagno capisce subito cosa sta succedendo, e si accanisce con ancora più violenza sulla 29enne.

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