81 CONDIVISIONI

Il sindaco di Como: “La multa per i genitori ritardatari un segno di rispetto, se non funziona la alzeremo”

A Como i genitori che portano i figli in ritardo all’asilo saranno multati. Intervistato da Fanpage.it il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, risponde alle critiche: “Segno di rispetto verso i lavoratori, se non funziona la aumenteremo”.
A cura di Enrico Spaccini
81 CONDIVISIONI
Alessandro Rapinese, sindaco di Como
Alessandro Rapinese, sindaco di Como

"Se la misura della multa da 50 euro per i genitori che faranno tardi all'asilo si può rivedere? Certo, nel senso che se non funziona aumenteremo la sanzione". Nonostante la bufera generata dalla nuova proposta avanzata dal settore delle Politiche Sociali del Comune di Como, nella quale è intervenuta l'opposizione e persino il ministro Matteo Salvini, il sindaco Alessandro Rapinese non intende fare alcuna marcia indietro: "Lunedì sera approveremo il nuovo regolamento", assicura a Fanpage.it, "lo stiamo facendo solo per far lavorare meglio gli educatori e garantire un servizio migliore ai bambini".

"Non dovesse funzionare, alzeremo la sanzione"

La proposta prevede che dopo quattro ritardi, in entrata o in uscita e non per forza consecutivi, accumulati nell'arco di un mese, i genitori del bambino riceveranno una multa da 50 euro. Tra le prese di posizioni critiche nei confronti di questa misura, appare anche quella del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, nonché leader della Lega, Matteo Salvini. "Un po' di rispetto per le famiglie e i loro problemi quotidiani non guasterebbe", ha scritto sui suoi canali social, "spero che il Comune di Como ritiri questa sciocchezza".

"Evidentemente Salvini vuole tutelare i ritardatari", commenta Rapinese, "oppure dimostra di conoscere poco i dipendenti pubblici, dato che si tratta di una misura a tutela dei lavoratori e dei bambini". È proprio parlando con gli educatori, spiega il sindaco di Como, che è emersa una difficoltà nel lavoro nel momento in cui questo viene interrotto "per futili motivi. Lo scopo", continua, "è comportarsi in una maniera socio-compatibile, lo stiamo facendo solo per lavorare meglio e garantire un servizio migliore".

Se questa formula dei quattro ritardi non dovesse ottenere i risultati sperati dalla giunta di Palazzo Cernezzi, "abbasseremo la soglia della multa a tre, due o anche uno, oppure alzeremo la sanzione", assicura Rapinese: "Ci sarebbe bisogno che Salvini invece di dire ‘no' alla nostra proposta la proponesse anche nelle scuola di ogni ordine e grado".

"Solo il Pd poteva dire una cosa senza senso come quella del traffico"

Le critiche, però, sono arrivate anche da alcuni esponenti del centrosinistra. La consigliera comunale Barbara Minghetti, che nel giugno del 2022 perse il ballottaggio contro Rapinese, ha chiesto in modo provocatorio: "Chi multa gli amministratori se non risolvono i problemi del traffico che creano ritardi ai genitori?".

"Giusto il Pd che ha perso le elezioni perché non conosce le città poteva dire una cosa senza senso come quella del traffico", ha commentato il sindaco di Como che poi spiega: "La gente normale va a lavorare tra le 8 e le 8:30, di conseguenza fino alle 9:30 non c'è nessuna sanzione. E a quell'ora in città si circola serenamente. Chi arriva dopo le 9:30 semplicemente è un ritardatario o uno che non rispetta il lavoro degli altri".

81 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views