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Ragazzi imbrattano la facciata del Municipio, il sindaco: “Nessuna multa, ma solo se la ritinteggiate”

Il sindaco di Seregno (Monza e Brianza) ha proposto ad alcuni ragazzi che avevano imbrattato la facciata del Municipio di ridipingerla e in cambio non avrebbero pagato la multa.
A cura di Ilaria Quattrone
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Avevano imbrattato i muri del Palazzo Comunale di Piazza Martiri della Libertà a Seregno (Monza e Brianza). Invece di pagare una sanzione, hanno avuto la possibilità di riparare ai danni commessi: il sindaco, Alberto Rossi, ha infatti chiesto loro di ritinteggiare la facciata. E così hanno deciso di fare. La loro storia è stata raccontata dallo stesso primo cittadino tramite un post su Facebook.

La polizia locale ha identificato i responsabili

"La Polizia Locale è riuscita ad identificare alcuni responsabili, giovani ragazzi e ragazze. Parlandone insieme al Comandante Dongiovanni, ho deciso di incontrarli con lui e con i loro genitori. È stata una bella occasione d'incontro, per ribadire come un muro pubblico, un bene pubblico, qualsiasi esso sia, non è di altri, ma è di tutti, e dunque bisogna prendersene cura", ha scritto Rossi su Facebook.

Il muro prima di essere ridipinto
Il muro prima di essere ridipinto

La proposta del sindaco

"E per questo ho proposto a queste ragazze e ragazzi di armarsi di pennello e guanti e ridipingere il muro cancellando le scritte. Hanno tutti accettato, e così nei giorni scorsi si sono ritrovati e hanno ripulito la facciata imbrattata. Per come li ho visti, mi sento di dire che penso il messaggio sia passato, e da oggi saranno tutti più attenti a trattare bene gli spazi di tutti, anzi potrebbero anche essere “sentinelle” rispetto a loro coetanei che possano pensare di fare stupidate come questa".

Rossi ha sottolineato quanto sia contento di questo percorso. E non solo perché è stato ripristinato il muro: "Con le famiglie e con ragazze e ragazzi ho convenuto di raccontare questo episodio perché sia un messaggio per tutti, e un passo avanti per lo sviluppo delle coscienze civiche non solo di chi ha ripitturato quel muro, ma un po’ di tutti noi, perché ce n’è sempre bisogno".

Il muro dopo essere stato ridipinto
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