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Il ricordo per i medici morti a causa del Covid: a Duno sulla stele in pietra incisi oltre 350 nomi

Il 16 ottobre a Duno, un borgo in provincia di Varese, è stata celebrata la messa per ricordare tutti i medici morti durante lo svolgimento della loro professione. Al Tempio Votivo dei Medici d’Italia a Duno oltre 350 nomi sono incisi sulla stele in pietra per ricordare per sempre il sacrificio di coloro che hanno perso la vita combattendo il Coronavirus.
A cura di Simona Buscaglia
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Foto di repertorio
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A Duno il 16 ottobre è stata celebrata una messa per ricordare tutti i medici morti durante lo svolgimento della loro professione, a partire dall'ex presidente provinciale dell'ordine dei medici di Varese, il dottor Roberto Stella, deceduto a marzo 2020 a causa del Covid, come tanti suoi colleghi. Al Tempio Votivo dei Medici d'Italia, che si trova nel borgo di Duno, oltre 350 nomi sono incisi sulla stele in pietra per ricordare per sempre il sacrificio di coloro che hanno perso la vita nella lotta contro la pandemia da Covid-19. La celebrazione è stata organizzata dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Varese, ed è stata presieduta da monsignor Oscar Cantoni, vescovo di Como.

Un ricordo per chi ha sacrificato la propria vita svolgendo la professione medica

"Un momento particolare, dedicato al ricordo di quanti hanno svolto la professione medica sacrificando la vita – ha dichiarato la presidente dell’Ordine Giovanna Beretta – medici che hanno mostrato una dedizione totale al paziente, mettendo a disposizione competenza e professionalità, scienza e coscienza, nel curare la salute di uomini e donne". Proprio in Lombardia infatti, com'è noto, si è pagato, prima degli altri territori nel nostro Paese, uno dei prezzi più alti in termini di vite umane per colpa del virus. Roberto Stella è uno dei nomi incisi sulla stele in pietra a Duno. Il medico era deceduto per un'insufficienza respiratoria causata dal Coronavirus. Pochi mesi dopo il figlio Massimo, di 25 anni, si era laureato in Medicina e Chirurgia con il massimo dei voti, e aveva voluto dedicare il traguardo al genitore scomparso.

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