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Il quartiere di Milano che salva dall’abbandono le biciclette e le regala ai bambini in difficoltà

I destinatari sono soprattutto minori dall’Ucraina, appena fuggiti dalla guerra. “É il nostro benvenuto”. Le biciclette vengono recuperate e restaurate dai residenti uniti in una social street, e in seguito donate a bambini bisognosi del quartiere. “Gli regaliamo felicità”
A cura di Francesca Del Boca
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La bicicletta donata a Marina, bambina ucraina da poco a Milano
La bicicletta donata a Marina, bambina ucraina da poco a Milano

"La cosa più bella? Vedere gli occhi dei bambini nel momento in cui ricevono il regalo". Il regalo in questione è una bicicletta. Ma non sono solo una semplice bicicletta: dietro c'è molto di più. "Dietro c'è l'amore di una comunità intera". A parlare è Fabio Calarco, milanese e residente nella zona limitrofa al Naviglio Pavese, e la comunità a cui si riferisce sono gli abitanti del quartiere, da tempo riuniti in un gruppo social sempre ricco di iniziative per il territorio. Ed è proprio dalla social street "San Gottardo-Meda-Montegani" che stavolta è partita un'iniziativa particolare: recuperare le biciclette abbandonate, vecchie o inutilizzate, e restaurarle per regalarle ai bambini in difficoltà del quartiere. Che, appena ricevono la bicicletta nuova fiammante, tinta sempre di colori sgargianti, impazziscono di gioia.

Le storie

Come funziona? La segnalazione parte da un residente, che porta una bicicletta abbandonata o semplicemente inutilizzata da tempo all'officina/bar Vetra Navigli x Recicli. Qui viene rimessa a nuovo e ritinteggiata, pronta per essere donata a uno dei bambini del quartiere. Quelli che provengono da famiglie fragili o in grande difficoltà economica, segnalate dal passaparola tra vicini e associazioni come Milano Sospesa. "Ultimamente sono più che altro bambini ucraini, da poco a Milano. Hanno visto la guerra, hanno perso tutto da un giorno all'altro. Si sentono spersi, e questo è un modo per dargli il benvenuto qui". Una di loro è Marina, l'ultima bambina ad aver ricevuto la bici. "Era al settimo cielo, ho quasi pianto quando l'ho vista sfrecciare per queste strade. Prima era timida, poi appena ha visto la sua bici rossa fiammante non ha resistito". Così come Hektor, che ha solo tre anni e ha ricevuto in consegna una bici con le rotelle da cui non si separa mai. Il prossimo carico di bici, invece, sarà inviato direttamente ai piccoli di Leopoli. "É una buona azione, che riempie di felicità. La bicicletta è gioco, libertà, e così regaliamo ai piccoli attimi di felicità. Senza contare la lotta allo spreco".

Il piccolo Hetkor, 3 anni, con la sua nuova bici
Il piccolo Hetkor, 3 anni, con la sua nuova bici

Le iniziative della social street

Del resto, non è la prima volta che il gruppo virtuale dei residenti dà vita a iniziative per il bene del vicinato e soprattutto dei minori: proposte di genitorialità condivisa, passaggio di giocattoli e libri, mercatini solidali. "Un'economia di condivisione, sì, ma noi la chiamiamo anche economia del dono. Funziona, e tiene in piedi una comunità intera. L'emozione ad ogni consegna, quando si legge nel volto dell'altro la sorpresa e la contentezza di aver ricevuto un sostegno sincero, è il senso di tutto questo. Quello che ci rende esseri umani".

Come partecipare

Chiunque voglia donare una bicicletta che prende polvere in cantina o che giace abbandonata in strada può scrivere direttamente sul gruppo Facebook "San Gottardo-Meda-Montegani".

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