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I carabinieri premiano il dottore Raffaele Bruno, ha curato il primo paziente Covid

Il dottore Raffaele Bruno è stato premiato oggi dai carabinieri di Pavia per il suo impegno nella lotta al Covid: è stato il medico del “paziente uno”.
A cura di Giorgia Venturini
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I carabinieri di Pavia premiano Raffaele Bruno, direttore del dipartimento di Scienze Mediche e Malattie Infettive del Policlinico San Matteo, il medico che curò il "paziente uno". Anche l'Arma ha riconosciuto l'impegno del medico che fin dal primo giorno è stato in prima linea per fronteggiare la pandemia. Con questa motivazione il comandante provinciale dei Carabinieri di Pavia, Luciano Calabrò, il coordinatore provinciale dell'Associazione Nazionale Carabinieri, Domenico Gianni, e il presidente della sezione di Pavia, Enzo Viola hanno dato un importante riconoscimento a Raffaele Bruno: "Un gesto – si legge in una nota dei Carabinieri – che vuole ricordare la profonda gratitudine dell'Arma di Pavia per l'operato svolto dal professore Bruno nel corso dell'ultimo biennio di pandemia". E ancora: durante la cerimonia Il colonnello Calabrò ha ricordato "l'impegno quotidiano e costante, lo spirito di sacrificio, il senso del dovere e l'umanità dimostrata in ogni circostanza dal medico, a conferma di una carriera spesa per aiutare il prossimo e per la vicinanza alla gente, proprio come fa ciascun carabiniere".

Il medico Raffaele Bruno e il primo paziente Covid Mattia Maestri

A Fanpage.it un anno fa Raffaele Bruno aveva raccontato quei giorni in ospedale con Mattia Maestri, il primo paziente Covid d'Italia: "Al suo arrivo in ospedale mi trovo davanti quel ragazzone disteso su una barella, intubato. Il suo quadro clinico era già molto critico". La preoccupazione dopo poco non era solo per Mattia: "Anche la moglie Valentina, all’ottavo mese di gravidanza, si ammala. Le sue condizioni non sono particolarmente critiche anche se le preoccupazioni maggiori sono per la piccola Giulia che porta in grembo". La loro storia ha un lieto fine: sono stati tutti dimessi dopo le cure. Il 7 di aprile dello scorso anno è lo stesso Mattia a contattare il dottor Bruno: "Professore, è nata! È nata Giulia", gli dice, sentendosi in risposta: "Non sai quanto sono felice. Felice per te, per Valentina, per tutta la tua famiglia dopo quello che avete passato. Goditela tutta questa gioia, te la sei meritata". Mattia prima di lasciare l'ospedale si era rivolto al medico e aveva detto: "Sei come un secondo padre per me".

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