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Covid 19

Guarito dal Covid, ritrova l’infermiera che l’ha curato in ospedale: “Sei stata un angelo per me”

Quattro mesi fa è finito in ospedale a causa del Coronavirus dal quale è guarito dopo un lungo periodo di Cpap. Ora Angelo Santori, 67 anni, di Dalmine, ha incontrato per caso una infermiera che proprio in quei mesi gli è stata accanto prendendosi cura di lui così come il personale sanitario dell’ospedale. A immortalare l’incontro una foto dei due e un lungo e commovente post condiviso su Facebook: “Grazie a te angelo che ti sei occupata di me e di molti altri. Tutti dovrebbero sapere quanto avete fatto e con quale dedizione. Grazie ancora”
A cura di Chiara Ammendola
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Angelo Santori e l'infermiera (Facebook)
Angelo Santori e l'infermiera (Facebook)
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Un incontro inaspettato quello che Angelo Santori ha fatto nella sua città, Dalmine, in provincia di Bergamo e a raccontarlo è lui stesso attraverso un commovente post su Facebook: "Oggi ho fatto un incontro davvero speciale. Una donna mi si è avvicinata e mi ha chiesto ‘Lei è Angelo Santori vero?' Ho risposto che ero io e cosa potevo fare per lei. Le si sono gonfiati gli occhi e con le lacrime mi ha detto ‘Io sono una infermiera e le davo da bere quando era ricoverato per il Covid'".

L'incontro fortuito in un bar di Dalmine

Pochi secondi nei quali al 67enne, fratello del direttore d’orchestra Bruno, che era con lui e la loro madre durante quell'incontro, sono tornati alla mente i dolorosi ricordi di quattro mesi fa quando, a causa del Covid, è finito in ospedale, alla Cpap. Mesi durissimi che l'hanno portato a stare malissimo e spesso gli hanno fatto perdere la speranza ma che ha superato anche e soprattutto, come da lui stesso raccontato, grazie all'aiuto del personale medico e degli infermieri che non l'hanno mai lasciato solo e che lo hanno supportato fino alla guarigione. E così ancora di più quell'incontro fortuito è stato per Angelo come un tuffo in un passato non troppo lontano ma molto emozionante: "È stato come essere travolto da un treno in corsa – scrive Angelo su Facebook – ricordo poche cose di quei momenti (dopo poco sarei andato in coma) ma ricordo le mucose della bocca e della lingua completamente secche e dure e ricordo che quando l'infermiera mi metteva una cannetta in bocca e sentivo l'acqua che mi bagnava la bocca mi sembrava di rinascere".

Non potrò mai realmente esprimere la mia gratitudine nei confronti di questa donna

Lei ha chiesto che non venisse indicato nome e cognome e per questo il 67enne ha scelto di condividere sul sociale solo la foto che il fratello, seduto con lui ai tavolini di un bar a Dalmine pochi giorni fa, ha scattato loro. Ma bastano quelle immagini per far capire la commozione che i due hanno provato nel reincontrarsi dopo mesi, anche se lei, l'infermiera, ci tiene a sottolineare che ha fatto solo il suo dovere. Non la pensa così Angelo che conclude il suo post ringraziandola con emozione: "La mia gratitudine per questa donna è difficile da indicare… dirò semplicemente che é grande. Grazie a te angelo che ti sei occupata di me e di molti altri. Tutti dovrebbero sapere quanto avete fatto e con quale dedizione. Grazie ancora"

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