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Gli rubano il portafoglio e gli svuotano il conto in banca: “Ora sono costretto a chiedere la carità”

“Hanno preso tutto quello che avevo, non riesco nemmeno a fare la spesa”. Daniele Felletti, pensionato di 69 anni residente delle case Aler di via Gigante a Milano, lancia un grido di aiuto. “Non ho nessuno, sono da solo”.
A cura di Francesca Del Boca
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"Mi hanno preso tutto quello che avevo, non posso neppure comprarmi da mangiare. Non ho nessuno, nessun familiare. Da quando è mancato mio papà non ho persone a cui chiedere aiuto. Sono da solo". C'è tristezza, dolore, amarezza nelle parole di Daniele Felletti, 69 anni, milanese di San Siro. E soprattutto delusione.

"Lo avevo sentito dire tante volte, che gli anziani vengono seguiti quando vanno al bancomat. Ma quando capita proprio a te, ti lascia con il morale a terra".

Il portafoglio rubato dopo il prelievo al bancomat

Sì, perché Daniele è stato appena derubato. Succede nel pomeriggio di giovedì, dopo un prelievo allo sportello delle Poste di via Washington. "Ho prelevato 60 euro, sul conto ne avevo circa 1.500. Ho riposto i soldi nel portafoglio e sono andato al bar a bere un caffè", racconta affranto a Il Corriere della Sera. "Ritorno a casa e mi accorgo che il portafoglio non c’è più. Ho pensato di averlo perso e sono corso indietro, ho rifatto la strada più volte, ho chiesto al bar". Ma del portafoglio nessuna traccia.

Il conto in banca svuotato dai ladri

Il primo pensiero del pensionato è quello di bloccare immediatamente il bancomat. E dalla banca, in quel momento, arriva la terribile notizia: dal conto sono appena stati fatti due prelievi, e dei 1.500 euro restano solo pochi spiccioli. "Sì, lo so che non dovevo lasciare dentro anche il numero segreto, è stata una leggerezza". Quella di tanti anziani, che proprio per questo motivo diventano le prede predilette di tanti malintenzionati.

"Hanno preso tutto quello che avevo, non posso neanche fare la spesa"

"Adesso mi è impossibile fare la spesa, pagare le bollette. Mi toccherà andare a chiedere il pacco alimentare alla Caritas, come facevo quando ero disoccupato". Un periodo nero che Daniele, che vive al piano terra di una delle case Aler di via Gigante, era convinto di essersi ormai lasciato alle spalle. "Con la pensione e il reddito di cittadinanza ci stavo dentro, avevo smesso di andare alla Caritas perché da loro vanno persone davvero bisognose e io non voglio approfittare, sono fatto così".

I portafogli smarriti? Sempre riconsegnati alla polizia

"Non so se i ladri mi hanno derubato, o se magari hanno trovato il portafoglio per strada. Ma so che nella mia vita io ho trovato due volte dei portafogli smarriti. In uno c’erano dentro due milioni di vecchie lire", conclude Daniele. "In entrambi i casi, li ho portati subito alla Polizia. Farei lo stesso ora che mi trovo senza soldi? Sì, senza esitazione". Atto di buon cuore non ricambiato da chi gli ha svuotato in men che non si dica il conto in banca, e l'ha gettato ai margini di una strada. Chissà se saranno di buon cuore i vicini, i conoscenti e chiunque venga a conoscenza della sua storia.

Aggiornamento: I suoi ex compagni di squadra, di quando Daniele Faletti giocava a rugby, non appena hanno appreso la notizia si sono risentiti dopo 50 anni e hanno fatto una colletta per aiutarlo ad arrivare almeno alla prossima pensione.

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