Gli ruba il bagaglio e gli chiede 500 euro per restituirglielo, ma allo scambio trova i poliziotti

Era arrivato in autobus da Torino, dove frequenta l'università, per imbarcarsi all'aeroporto di Orio al Serio, a Bergamo. Una volta sceso per ritirare la sua borsa che aveva messo nello scomparto bagagli, ha scoperto che non c'era più. Un uomo, un 36enne egiziano incensurato e con permesso di soggiorno glielo aveva rubato.
All'interno di quel bagaglio il 23enne iraniano aveva messo il suo computer portatile, i documenti e anche il permesso di soggiorno per motivi di studi. Quando ancora stava decidendo cosa fare, il suo smartphone inizia a squillare.
Il ricatto
Era lui, l'uomo che lo aveva appena derubato. Il giovane sente una voce straniera dirgli che quella borsa l'aveva presa lui e che se la voleva riavere indietro avrebbe dovuto pagargli 500 euro.
Capendo, però, che si trattava solo di un ragazzo, ha abbassato le pretese a 300 euro. Poi inizia a inviargli una serie di messaggi con le foto della sua borsa, del suo computer e tutto quello che c'era dentro.
La denuncia in Questura
A quel punto, il 23enne decide di andare a denunciare il furto. Raggiunta Milano, va dritto in Questura. Lì la squadra mobile inizia a fare degli accertamenti sull'utenza telefonica, predisponendo anche un servizio mirato di osservazione.
Intanto, il giovane studente si era messo d'accordo con il suo ricattatore dandosi appuntamento per ieri, mercoledì 9 novembre, in zona Corvetto per lo scambio. Arrivati sul posto, il 36enne gli consegna i documenti e pretende in cambio il denaro pattuito.
Non appena avvenuto lo scambio, i poliziotti che si erano appostati lì vicino sono usciti allo scoperto e hanno arrestato l'uomo ancora con le banconote in mano. L'uomo, un cittadino egiziano incensurato e con permesso di soggiorno è stato quindi denunciato per estorsione aggravata.