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Giacomo Sartori, 30enne scomparso a Milano

Giacomo Sartori, i risultati dell’autopsia: “Morte per impiccamento, nessun segno di violenza”

Morte per impiccamento e nessun segno di violenza che possa far pensare ad una colluttazione. Questi i risultati dell’autopsia sulla salma di Giacomo Sartori, che conferemerebbero l’ipotesi degli investigatori che si sia trattato di un gesto estremo. Sono in corso gli accertamenti sul suo smartphone.
A cura di Alessia Rabbai
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I risultati dell'autopsia sulla salma di Giacomo Sartori confermano che la morte sia sopraggiunta per impiccamento. Gli investigatori che indagano sul decesso del ventinovenne che si è suicidato ed è stato trovato senza vita venerdì 24 settembre, lavorano per ricostruire la dinamica dell'accaduto e la cornice entro il quale si inserisce la sua drammatica e improvvisa scomparsa. Le uniche ferite rinvenute sul cadavere secondo il medico legale sono riconducibili al cavo stretto intorno al collo, che ha utilizzato per impiccarsi, mentre non compaiono segni di violenza sul resto del corpo che possano essere riconducibili ad una colluttazione con un'altra persona. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano che indagano sulla vicenda vogliono capire il perché l'uomo, originario del Bellunese e da tempo a Milano, avrebbe raggiunto la provincia di Pavia, tra Casorate Primo e Motta Visconti, luoghi che non facevano parte della sua vita e dove non era mai stato. Sono in corso gli accertamenti sul suo telefonino personale, che è stato trovato insieme al corpo.

Giacomo Sartori scomparso e trovato impiccato

Giocacomo Sartori è scomparso dopo essersi allontanato da un bar di Porta Venezia a Milano, dove aveva subito il furto del suo zaino, ed è stato trovato morto una settimana dopo. I famigliari ne avevano denunciato la scomparsa, così sono partite le indagini. Secondo quanto ricostruito finora l'informatico ventinovenne è arrivato nella zona dell’agriturismo Cascina Caiella, lì mercoledì scorso hanno trovato la sua auto seguendo il tracciato del suo smartphone. La chiave per risolvere il mistero della sua morte potrebbe nascondersi all'interno dei due pc che gli sono stati rubati insieme al suo zaino e che prima di togliersi la vita stava cercando di recuperare insieme ai quali si trovava anche il suo cellulare che utilizzava al lavoro. Prima di suicidarsi è stato ripreso dalle dalle telecamere di zona, con le ultime immagini alle 7. Successivamente lo smartphone risulta spento ed è proprio quello il momento in cui Sartori avrebbe deciso di uccidersi. Il cadavere è stato trovato appeso a un albero con una grossa prolunga elettrica.

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