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Alberto Genovese arrestato per stupro

Genovese cerca di aprire un centro terapeutico, ma i residenti fanno saltare il progetto: cos’è successo

Il trust che gestisce il patrimonio di Alberto Genovese voleva acquistare una struttura in provincia di Varese da convertire in comunità terapeutica. I residenti ne hanno bloccato la vendita.
A cura di Ilaria Quattrone
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Alberto Genovese, attraverso il suo trust, avrebbe provato a comprare un immobile dove poi avrebbe voluto aprire un centro terapeutico. La struttura, con vista sul Monte Rosa, si trova a Rogorella, frazione di Bodio Lomnago, in provincia di Varese. Appena appresa la notizia, alcuni residenti sarebbero riusciti a bloccare la vendita e di conseguenza il progetto.

A rivelare la notizia è il quotidiano Il Domani, ma prima di entrare nel merito è necessario ripercorrere la vicenda giudiziaria ed economica del fondatore di Facile.it è Primia Assicurazioni.

Il trust di Alberto Genovese

Genovese, che stato condannato per aver drogato e violentato alcune ragazze nel suo appartamento a Milano, nel 2020 ha creato, in accordo con il Tribunale di Milano, un trust dove far confluire il suo patrimonio, così da poter garantire il pagamento delle spese processuali e dei risarcimenti alle vittime.

Proprio questo trust sarebbe collegato alla società, che ha cercato di acquistare la struttura a Bodio Lomnago da convertire poi in comunità terapeutica. L'area si trova a pochi chilometri di distanza dal centro di cura in cui, nel 2021, Genovese ha scontato alcuni mesi di domiciliari per disintossicarsi.

La società coinvolta nell'acquisto della struttura è la Auliv Re Srl, che è stata fondata ad aprile 2022. Stando a quanto riportato da Domani, ripercorrendo la rete societaria di Auliv Re Srl si arriva alla Laura Partecipazioni Srl, alla Olea Srl e a due azionisti: Laura Genovese e il trust, creato nel 2020, che attualmente è amministrato da Laura Genovese, Marco Stucchi e Fabrizio Redaelli. Alberto Genovese, infatti, fino a quando non sconterà la sua pena (gli restano ancora tre anni di carcere), non potrà gestire direttamente il trust.

La richiesta presentata al Comune

Il 17 novembre scorso, all'ufficio dei lavori pubblici del Comune di Bodio Lomnago – guidato da undici anni dalla sindaca leghista Eleonora Paolelli – è arrivata una richiesta dalla società Auliv Re Srl. Per la precisione, si faceva riferimento a un accordo preliminare per comprare una grande villa dal valore di 1,9 milioni di euro. 

Veniva richiesto di poter cambiare la destinazione d'uso dell'immobile, in deroga al piano generale del territorio, da residenziale ad attività di pubblico interesse. In questo modo, si sarebbe proceduto alla ristrutturazione dell'immobile per poter realizzare una comunità terapeutica per il recupero delle dipendenze.

L'ufficio comunale aveva risposto che non ci sarebbero stati problemi, ma che era necessario il via libera del consiglio comunale. Il voto era stato così programmato il 27 novembre.

Il consiglio comunale

E proprio il 27 novembre, il residente Carlo Tibiletti – che è anche coordinatore dell'Associazione controllo del vicinato – è venuto a conoscenza di quanto stava accadendo e, insieme a una ventina di abitanti, ha deciso di partecipare al consiglio comunale. Durante la seduta, hanno scoperto che la maggioranza sarebbe stata contattata "da una fondazione che voleva creare un centro d'èlite, che avrebbe valorizzato il territorio e creato nuovi posti di lavoro", ha precisato ancora Tibiletti.

Da questa operazione, il Comune avrebbe percepito un ricavato totale di circa centomila euro. I residenti però non sono in accordo con questa operazione. "È una zona molto bella e nessuno a fianco alla sua casa voleva una San Patrignano Due", ha detto Tibiletti.

Un motivo che hanno potuto spiegare anche durante la discussione in consiglio comunale del progetto. Alla votazione, sia opposizione che maggioranza si sono opposti alla vendita. Nonostante questo però il progetto non è stato accantonato dal trust che, come riporta Il Domani, sta cercando un'altra location sempre in Lombardia.

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