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Fontana: “Da tre settimane la Lombardia ha i dati da zona gialla, il Ministero ne tenga conto”

Per il governatore Attilio Fontana la Lombardia ha i dati per diventare zona gialla. “Ci auguriamo che dopo la settimana ingiustamente passata in zona rossa, oggi il Ministero possa prendere una decisione che tenga conto della reale situazione epidemiologica della nostra regione”, precisa il governatore leghista sulla sua pagina Facebook. Ad oggi però l’ultimo documento del governo prevede però la Lombardia in zona arancione fino al 7 febbraio.
A cura di Giorgia Venturini
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"Da tre settimane la Lombardia ha i dati da zona gialla. Ci auguriamo che dopo la settimana ingiustamente passata in zona rossa, oggi il Ministero possa prendere una decisione che tenga conto della reale situazione epidemiologica della nostra regione". Si rivolge al governo tramite un post Facebook il governatore Attilio Fontana chiedendo che la sua regione rientri nel colore con meno restrizioni. Proprio oggi, infatti, sono attesi i dati del monitoraggio settimanale dell'Iss che decideranno il futuro lombardo dei prossimi giorni. Per ora però sembra sia più alta la probabilità di restare in zona arancione: venerdì 22 gennaio il ministro Speranza ha rettificato la zona rossa imposta per errore prevedendo la permanenza in arancione fino al 5 febbraio, seguendo la regola che una regione come minimo deve stare per 14 giorni nello stesso colore. Per Palazzo Lombardia però le due settimane appena trascorse sarebbero già sufficienti a giustificare un cambio in caso di dati incoraggianti, contando che ora "i tassi di incidenza tra tamponi e positivi sono fortemente al di sotto della soglia d'allarme dei 250 casi su 100 mila abitanti", aggiunge Fontana. L'attenzione ora deve essere rivolta ai commercianti, soprattutto se si considera che "i ristori per commercianti e categorie, colpite da chiusure da parte del governo, non arrivano e sono insufficienti".

L'ultimo documento del ministero prevede zona arancione fino al 7 febbrario

Superato il caos dati – e quindi la revisione dei numeri sui guariti che ha fatto crollare l'indice di contagio e fatto scattare feroci polemiche – il ministro Speranza aveva corretto il colore della Lombardia prevedendo una permanenza della zona arancione  fino al 5 febbraio, proprio se si contano i 14 giorni di permanenza di una determinata fascia. Palazzo Lombardia però ha precisato che la settimana rossa dal 17 al 24 gennaio è stata rettificata in zona arancione proprio a causa degli errori di calcolo: ecco dunque che il periodo in rossa per la giunta Fontana sarebbe da considerare come in realtà la prima settimana in zona arancione arrivando quindi ai famosi 14 giorni di fila nello stesso colore. Il caos zona rossa-zona arancione è finito anche sul tavolo del Tribunale amministrativo del Lazio, a cui Regione Lombardia aveva fatto ricorso contro il Dpcm. Dopo il passaggio di colore Palazzo Lombardia aveva rinunciato all’istanza cautelare urgente per far sospendere la zona rossa – dal momento che si trova ormai in arancione -, anche se il ricorso davanti al Tar del Lazio contro alcuni aspetti del Dpcm andrà avanti. La parte impugnata da Fontana è quella dell’ordinanza in cui si parla di dati rettificati, per accertare di chi siano le responsabilità.

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