Femminicidio Pamela Genini: “Gianluca Soncin fece la copia delle chiavi una settimana prima di ucciderla”

Gianluca Soncin, l'uomo accusato del femminicidio dell'ex compagna Pamela Genini, avvenuto lo scorso 14 ottobre nella sua casa di via Iglesias a Milano, avrebbe duplicato le chiavi una settimana prima del delitto. Questo elemento, quindi, rafforza l'aggravante della premeditazione.
Ascoltato il ferramenta vicino casa della donna
Gianluca Soncin, 52 anni, ha ucciso la 29enne Genini nella serata del 14 ottobre. La donna era al telefono con un ex fidanzato, al quale stava raccontando i suoi timori relativi alla persecuzione di Soncin, quando è stata sorpresa dal 52enne. L'uomo è riuscito a fare irruzione in casa proprio perché avrebbe avuto con sé una copia delle chiavi. La pubblico ministero Alessia Menegazzo, insieme alla procuratrice aggiunta Letizia Mannella, hanno individuato e ascoltato il ferramenta, il cui negozio è poco distante dall'abitazione della donna, in cui sarebbe stata duplicata la chiave. L'uomo ha raccontato che, una settimana prima del delitto, Soncin sarebbe entrato nel suo locale.
Il finto malore per impossessarsi delle chiavi
La ricostruzione degli inquirenti, che è stata resa possibile anche dal racconto dell'ex fidanzato e amico di Genini che quella sera era al telefono con lei e ha telefonato le forze dell'ordine, ha consentito di scoprire che Soncin una settimana prima avrebbe finto di star male mentre si trovava nell'appartamento della donna per poterci così rimanere. Quando poi Genini si è allontanata per poter andare a trovare i genitori, che vivono in provincia di Bergamo, avrebbe rubato le chiavi, sarebbe andato dal ferramenta e ne avrebbe fatto una copia. Il titolare della ferramenta avrebbe riconosciuto sia il modello che la matrice della chiave.
E proprio quella copia sarebbe poi stata utilizzata la sera del femminicidio quando Soncin, che per gli inquirenti sarebbe partito dalla sua abitazione a Cervia (Ravenna) con l'intento di uccidere, ha fatto irruzione in casa accoltellando Genini trenta volte.
L'elemento delle chiavi è fondamentale per rafforzare l'aggravante della premeditazione, che è contestata insieme a quella della crudeltà. Soncin rischia l'ergastolo.