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Fedez blocca il prete “social” don Alberto su Instagram, lui l’accusa di censura: botta e risposta

Polemica social tra Fedez e don Alberto Ravagnani, giovane sacerdote di Busto Arsizio diventato molto seguito su Youtube e Instagram durante la pandemia. Il prete ha accusato Fedez di averlo bloccato su Instagram, censurandolo. La replica di Fedez: “Mi hai tempestato di messaggi, alcuni eccessivi”. Entrambi hanno poi riferito di essere stati bersagliati da insulti da parte dei follower dell’altro.
A cura di Francesco Loiacono
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Un "teatrino spiacevole": così don Alberto Ravagnani, sacerdote di Busto Arsizio molto attivo sui social, ha definito il botta e risposta andato in scena nella giornata di ieri, domenica 16 maggio, tra lui e il cantante Fedez. A scatenare la polemica tra i due influencer (Fedez conta 12,5 milioni di follower, ma don Alberto si difende con i suoi 133mila "seguaci") è stato un post pubblicato sabato dal giovane prete in cui don Alberto ha accusato Fedez di averlo bloccato su Instagram, censurandolo. A stretto giro è arrivata la piccata replica di Fedez, che ha ricordato di aver dato ampio spazio al sacerdote sui suoi social dicendo di averlo bloccato perché il prete lo ha "tempestato" di messaggi, alcuni dei quali ritenuti "eccessivi".

Chi sono i due litiganti: Fedez e don Alberto Ravagnani

A questo punto è forse doveroso fare un piccolo passo indietro, ricordando chi sono i protagonisti. Per Fedez è quasi inutile: il rapper milanese (al secolo Federico Leonardo Lucia), marito di Chiara Ferragni, è uno dei più seguiti cantanti del panorama rap italiano nonché una vera "potenza" sui social. Recentemente il suo intervento al concerto del Primo maggio e l'accusa di censura mossa nei confronti della Rai hanno fatto tremare la tv pubblica. Don Alberto Ravagnani è invece un sacerdote 27enne del Varesotto: durante la pandemia si è affacciato sui social network, inizialmente con l'obiettivo di raggiungere le centinaia di ragazzi che gravitano attorno all’oratorio san Filippo Neri, di cui è responsabile. In breve però le sue "pillole di preghiera" su Youtube e gli altri social hanno raggiunto una più ampia cerchia di persone: grazie a sapienti inquadrature "social-friendly" e a un linguaggio diretto il giovane prete è così diventato a suo modo un influencer.

I due influencer, come già scritto, si conoscono: entrambi affermano di avere l'uno il numero di telefono dell'altro. Tra sabato e domenica però i due non si sono chiamati, ma hanno scelto i social come terreno di confronto. Una polemica aperta dalle accuse di censura da parte del sacerdote, poi in parte ritrattate – "Chiedo scusa ma il concetto rimane – ha detto don Alberto -. Censurato nel senso che mi ha impedito di avere un dialogo con lui" – e proseguite con entrambi i contendenti che hanno riferito di essere stati bersagliati da insulti arrivati dai follower dell'altro.

Entrambi dicono di essere stati insultati dai follower dell'altro

Da un lato c'è don Alberto che spiega: "Segnalo un fenomeno interessante. Da quando Fedez ha pubblicato le sue stories sono oggetto di insulti pesanti e gravi da parte di tantissime persone, follower di Fedez. Non è colpa sua, ma è curioso che un influencer pubblica delle stories contro una persona e quella persona viene insultata". "Se Fedez nelle sue stories non mi avesse attaccato e avesse usato altri toni – è la conclusione del giovane prete – probabilmente questo attacco non sarebbe stato di questo tipo". Dall'altro lato c'è Fedez che ribatte: "Sto ricevendo un sacco di insulti brutti, mi fa ridere perché derivano da un post fatto da un prete" e ricorda poi al sacerdote di avergli sempre dato spazio sui propri social a esprimere le sue idee, anche "aberranti". "Sono accusato di censura da parte di un uomo che rappresenta la massima macchina di censura, la Chiesa cattolica", ha poi aggiunto Fedez. Com'è finita la polemica? Al momento con don Alberto che si è scusato con i suoi follower per aver fatto perdere tempo e con Fedez che, dopo aver risposto al sacerdote, domenica è andato a giocare a basket. Chissà se i due avranno modo di confrontarsi di nuovo anche in futuro.

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