Esplode una batteria in una scuola di Milano: sei studenti e un’insegnante intossicati
Un lunedì come tanti. Pochi minuti alle ore 9:00, la lezione del 30 maggio è già iniziata. Ad un certo punto, un esplosione e le fiamme avvolgono lo zaino di uno studente. Quella classe dell"istituto professionale servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera Ipsar "Amerigo Vespucci" di via Carlo Valvassori Peroni, in zona Lambrate (Milano) viene fatta evacuare. Il fumo ha reso l'aria irrespirabile e il rischio di intossicazione è forte. Come appreso da Fanpage.it, si tratta di una power bank, una batteria esterna usata per ricaricare lo smartphone anche in assenza di una presa di corrente, di uno degli studenti che all'improvviso è esplosa generando il piccolo incendio.
L'intervento dei soccorsi
I primi ad arrivare sul posto sono stati i medici e gli infermieri dell'Agenzia regionale emergenza urgenza, con due ambulanze a un'automedica in codice rosso. Sei studenti, di età compresa tra i 15 e i 16 anni, sono stati medicati sul posto. Così come anche l'insegnante di 57 anni. Solo due di loro sono stati portati in codice verde al "De Marchi" per il fumo inalato. Ancora all'ospedale, sono stati raggiunti dai genitori e le loro condizioni non destano alcuna preoccupazione. Nel frattempo, però, un'altra studentessa di una classe vicina è stata portata in codice rosso all'ospedale San Raffaele. In questo caso, però, il motivo non è un'eventuale intossicazione ma una crisi epilettica dovuta alle patologie di cui la ragazza 17enne soffre. All'istituto sono arrivati gli agenti della polizia di Stato e il personale della Procura della Repubblica, in modo da capire per quali motivi la power bank sia esplosa.