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È stato liberato Tiziano Ronchi, il docente arrestato con l’accusa di aver rubato alcuni reperti

Tiziano Ronchi, professore di Brescia, è stato arrestato in Nepal il 5 marzo scorso con l’accusa di aver trafugato alcuni reperti archeologici: è stato liberato su cauzione.
A cura di Ilaria Quattrone
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È stato scarcerato Tiziano Ronchi, il professore bresciano che era stato arrestato con l'accusa di aver trafugato alcuni reperti archeologici in Nepal. Il 27enne, sulla base di quanto riporta il quotidiano Il Giornale di Brescia, è stato liberato su cauzione. La Farnesina ha comunicato che è in buone condizioni di salute ed è assistito dal console generale Gianluca Rubagotti. Dalla giornata di ieri, martedì 21 marzo, si trova a Katmandu.

Le autorità sono in contatto con la famiglia che, finalmente, può tirare un sospiro di sollievo. Al momento non è possibile sapere quando e come procederà il procedimento davanti alle autorità giudiziarie nepalesi. Quello del 27enne è stato un vero incubo. L'uomo da un giorno all'altro si è trovato a vivere in condizioni precarie e pericolose. Assistito dal consolato italiano, è stato possibile prima trasferirlo da una cella a una clinica e ora finalmente liberarlo.

L'arresto

Questa terribile esperienza è iniziata il 31 gennaio scorso. Ronchi, che insegna decorazione all'Accademia Belle Arti Santa Giulia di Brescia, era infatti partito dall'Italia per intraprendere un viaggio tra India e Nepal. Avrebbe poi dovuto concluderlo il 6 marzo. Purtroppo però non è stato così.

Il 5 marzo, infatti, l'uomo si trova nell'area del tempio Bhaktapur. Avrebbe preso in mano una tavola di legno e sarebbe stato richiamato da un addetto alla sicurezza. L'uomo l'avrebbe poi appoggiata nuovamente a terra. A pranzo è stato fermato dalle autorità con l'accusa di aver trafugato alcuni reperti archeologici. È stato portato in carcere, dove condivideva la cella con alcuni killer, per poi essere trasferito in una clinica dove, ammanettato, veniva sorvegliato a vista da alcune guardie.

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