Donna accoltellata in Gae Aulenti da Vincenzo Lanni, la ricostruzione minuto per minuto dell’aggressione

Lo scorso 3 novembre Anna Laura Valsecchi è stata accoltellata con un grosso coltello da cucina da Vincenzo Lanni in piazza Gae Aulenti a Milano. Subito dopo l'aggressione l'uomo ha fatto ritorno all'albergo dove alloggiava dal 30 ottobre e dove è poi stato rintracciato dai carabinieri grazie alla localizzazione del suo cellulare e quindi arrestato. La sostituta procuratrice Maria Cristina Ria ha poi convalidato il fermo in carcere sottolineando il "pericolo di fuga" e ricordando che il 59enne già in passato "si è reso autore di un duplice accoltellamento nella provincia di Bergamo". Al momento, Lanni è detenuto nel carcere di San Vittore con l'accusa di tentato omicidio e porto abusivo d'armi.
L'aggressione in Gae Aulenti
La prima immagine dei video delle telecamere di sorveglianza in cui compare Vincenzo Lanni è delle 8:37 di lunedì 3 novembre. L'uomo sta camminando sulla passerella pedonale che porta verso le Varesine. Subito dopo, però, alle ore 8:48, si vede il 59enne camminare nel senso opposto verso Podio Garibaldi per poi cambiare nuovamente direzione.


Neanche dieci minuti più tardi, alle ore 8:57, si vede Lanni giungere in un vicolo situato tra la pizzeria Spontini e la Piadineria di Piazza Gae Aulenti. Dopo essersi soffermato per circa 30 secondi, nelle immagini delle telecamere si nota l'uomo sopraggiungere alle spalle di Anna Laura Valsecchi, dipendente 43enne di Finlombarda che in quel momento si sta dirigendo al lavoro.

È a questo punto che si vede l'uomo impugnare un coltello di grosse dimensioni (circa 40 cm), prima di colpire la donna al costato posteriore sinistro alle ore 8:58. Qualche istante dopo, l'uomo si allontana lasciando il coltello conficcato nel costato della donna.

Prima di accasciarsi a terra, la donna si incammina per attirare l’attenzione di qualche passante. Nel mentre, l'uomo è ripreso nuovamente dalle telecamere sulla passerella pedonale verso via Melchiorre Gioia alle ore 9:08. Una volta giunti sul posto e aver prestato le prime cure, gli operatori sanitari del 118 hanno trasportato la 43enne in ospedale con la massima urgenza. Una volta lì, la donna è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico che è durato due ore ed è stato eseguito dall'équipe guidata da Stefania Cimbanassi.

Le indagini e l'arresto
Qualche ora più tardi, intorno alle 18:20, la centrale operativa dei carabinieri riceve una chiamata da parte della sorella gemella di Vincenzo Lanni che riferisce di aver riconosciuto il fratello "per la postura e la corporatura" nelle immagini diffuse dai militari dopo l'aggressione (su autorizzazione della procura di Milano) per rintracciare l'uomo in fuga. Durante la telefonata, la donna informa i carabinieri che Lanni ha un "precedente specifico": dieci anni prima, l'uomo ha accoltellato due persone senza alcuna valida motivazione. Infine, la sorella aggiunge che qualche giorno prima, il 30 ottobre, il fratello è stato allontanato per cattiva condotta dalla "comunità Exodus" dove risiedeva nel comune di Villadosia (Varese). Poco dopo, intorno alle 19:00, anche il responsabile della comunità si presenta al comando dei carabinieri di Mornago (Varese) per segnalare di aver riconosciuto Lanni nelle immagini diffuse sui notiziari.
È a questo punto che i carabinieri effettuano una richiesta di localizzazione dell’utenza telefonica in uso dal 59enne per "salvataggio di vite umane" dalla quale risulta che l'ultima cella agganciata, alle ore 19:11, è quella della Galleria Buenos Aires. Verificato che dal 30 ottobre l'uomo alloggiava presso l’hotel Mondial, in via Vitruvio, vengono allertati i militari in servizio di pattuglia i quali, alle ore 19:20 circa, raggiungono l'albergo. Lì trovano Lanni che, senza opporre resistenza, fornisce le proprie generalità. Durante le perquisizioni nella camere dell'hotel, i carabinieri rinvengono i vestiti utilizzati dall'uomo durante l'aggressione, tranne il giubbino che l'uomo riferisce di aver gettato in un cestino all’interno del bar Atlantic dell’Esselunga di via Famagosta.
Poco dopo le ore 20:00 Lanni è stato dichiarato in stato di fermo, accusato del tentato omicidio di Valsecchi. La sostituta procuratrice Maria Cristina Ria ha poi convalidato il fermo in carcere per l'uomo sottolineando il "pericolo di fuga". Al momento, Lanni è detenuto nel carcere di San Vittore con l'accusa di tentato omicidio e porto abusivo d'armi.