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Omicidio Rozzano

Daniele Rezza aveva già accoltellato al petto un altro ragazzo prima di Manuel Mastrapasqua, ucciso a Rozzano

Daniele Rezza, reo confesso dell’omicidio avvenuto a Rozzano (Milano) l’11 ottobre 2024, aveva già aggredito un minorenne con un coltello da cucina. È stata la sorella di Manuel a contattare la vittima, facendo partire le indagini dei carabinieri.
A cura di Francesca Del Boca
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Daniele Rezza (a sinistra) e Manuel Mastrapasqua (a destra)
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Dovrà affrontare un altro processo Daniele Rezza, il 20enne già imputato in Corte d'Assise a Milano perché reo confesso dell'omicidio di Manuel Mastrapasqua, il 31enne ucciso con una coltellata al petto nella notte tra il 10 e l'11 ottobre scorso a Rozzano (Milano) per un paio di cuffie da 15 euro. Qualche mese prima, infatti, a fine giugno 2024, il giovane aveva aggredito, sempre nella cittadina dell'hinterland milanese, un ragazzo di 17 anni "con un coltello da cucina a lama seghettata", colpendolo sempre al torace ma causandogli fortunatamente soltanto "un piccolo taglio".

L'episodio inquietante (che non venne denunciato) è venuto a galla grazie alla testimonianza della sorella di Manuel, Marika Mastrapasqua, che dopo la morte del fratello aveva saputo da alcuni amici di quella passata aggressione e aveva quindi deciso di contattare il ragazzo che si era salvato, poi sentito dai carabinieri del Nucleo investigativo. Davanti ai militari il giovane aveva così ricostruito la precedente lite con Rezza, avvenuta su un tram di notte, e poi la coltellata sferrata in strada, sotto casa sua.

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Il nuovo episodio è emerso nei mesi scorsi con la chiusura di una tranche d'inchiesta, sempre coordinata dalla pm Letizia Mocciaro, per lesioni aggravate dall'uso dell'arma e porto del coltello a carico di Rezza, già a processo con l'accusa di omicidio volontario aggravato per l'aggressione nei confronti di Manuel Mastrapasqua, ferito a morte mentre tornava dal lavoro al supermercato. "Daniele aveva estratto dalla tasca dei pantaloni un coltello, colpendomi nello stesso punto dove ha colpito Mastrapasqua e ferendomi con un piccolo taglio". La Procura ha mandato a processo Rezza con citazione diretta a giudizio.

"Mio fratello era un bravo ragazzo, non faceva male a nessuno. Non aveva cattiveria, era una persona tranquillissima e riservata, un po' chiusa", aveva raccontato la sorella Marika in un'intervista a Fanpage.it. "Aveva trovato il lavoro nel supermercato da un annetto, presto gli avrebbero rinnovato il contratto. Non gli piaceva la gente di qui. Aveva i suoi amici, ma selezionava tanto le persone. Contribuiva alle spese di casa mensilmente, lunedì sarebbe dovuto partire per una vacanza con la sua ragazza". 

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