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Covid 19

Da Brescia a Cremona per pescare e con l’autocertificazione in tasca: multate due persone

Sono partiti da Brescia per andare a pescare sulle rive del Po in provincia di Cremona pensando che fosse sufficiente mettere in tasca un’autocertificazione. Protagonisti dei controlli dei carabinieri sono due uomini, multati per aver violato le disposizioni governative che non prevedono spostamenti nelle regione se non per motivi di salute e lavoro. E gli unici sport consentiti sono quelli di interesse nazionale riconosciuti dal Coni. Di cui la pesca non fa parte.
A cura di Giorgia Venturini
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Erano convinti che bastasse un'autocertificazione da tenere in tasca per spostarsi da Brescia e Cremona e per andare a pescare. E la spiegazione che hanno dato due uomini, cittadini romeni, ai carabinieri della radiomobile che hanno fermato i due compagni di pesca durante uno dei frequenti controlli sul territorio per garantire il rispetto delle ultime restrizioni imposte dal Dpcm che ha trasformato la Lombardia di zona rossa.

Multati per violazione del Dpcm

Per i due è scattata la multa per aver violato le norme anti Covid: è infatti vietato spostarsi nella regione per motivi al di fuori da quelli di salute e lavoro. Di cui di certo non fa parte una giornata di pesca: le ultime direttive governative hanno precisato che caccia e pesca nelle zone rosse come la Lombardia non rientrano nelle discipline sportive consentite. I due pescatori sono stati controllati lungo l'argine del Po e ai carabinieri hanno fatto vedere la loro autocertificazione su cui hanno dichiarato uno spostamento da Brescia a Cremona, percorrendo l'autostrada A21. E solo con l'obiettivo di andare a pescare.

A Cinisello Balsamo altri controlli

Non solo a Cremona. Martedì 10 novembre a Cinisello Balsamo si è conclusa l'attività di controllo dei carabinieri di Sesto San Giovanni sui negozi commerciali. Al termine dei controlli, i militari hanno scoperto: due lavoratori in nero che hanno fatto scattare un'ammenda da 7.200 euro, un'occupazione irregolare di due lavoratori per cui i militari hanno firmato un'ammenda di 2mila euro e la sospensione dell'attività imprenditoriale. I militari hanno anche sequestrato 500 chili di carne bovina e suina, nonché 250 chili di prodotti ittici e verificato una carenza igienico sanitaria in una struttura ora sanzionata con mille euro. Destinatari delle multe sono state tre persone, un italiano e due cittadini stranieri.

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