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“Consulenze da ospedali alla figlia di Fontana”: un nuovo caso rischia di inguaiare il governatore

Maria Cristina Fontana, figlia del governatore della Lombardia, avrebbe avuto consulenze da due aziende ospedaliere – l’Asst Nord Milano e l’ospedale Sacco – tra il 2018 e la primavera del 2020. È il nuovo caso sollevato da un’inchiesta di Report, da cui non emerge nulla di illegale al momento, ma che rischia di diventare l’ennesima grana per Attilio Fontana. “Non c’è stato nessun intervento, non una sola parola dal padre per favorirla, nessun inciucio”, spiega a Fanpage.it l’avvocato Jacopo Pensa, difensore del presidente leghista.
A cura di Simone Gorla
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Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, con la figlia Maria Cristina (Foto LaPresse)
Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, con la figlia Maria Cristina (Foto LaPresse)

Consulenze a Maria Cristina Fontana, figlia del governatore lombardo, da due ospedali milanesi, anche durante i mesi dell'emergenza sanitaria per il coronavirus. È il nuovo caso sollevato da un'inchiesta di Report, che minaccia di diventare l'ennesima grana per il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, già alle prese con le indagini sul caso della fornitura di camici da mezzo milione di euro all'azienda del cognato.

Consulenze alla figlia di Fontana da due ospedali: nuova polemica sul governatore lombardo

La figlia di Attilio Fontana "ha svolto numerose consulenze per l'Asst Nord Milano, l'azienda sanitaria locale che raggruppa gli ospedali di Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo", ha scritto la trasmissione Rai sul suo profilo Facebook, anticipando i contenuti di una nuova inchiesta sulla sanità lombarda. "Nel 2018 risultano 5 consulenze legali e altre 3 nel 2019, anno in cui Maria Cristina Fontana svolge una consulenza anche per l'Ospedale Sacco di Milano. In piena emergenza Covid, nell'aprile 2020, la dirigenza dell'Asst Nord Milano ha esteso l'ambito in cui Maria Cristina può svolgere consulenze anche al settore fallimentare e della medical malpractice". Collaborazioni per un totale di poco più di 12mila euro.  

Dopo la diffusione dell'anteprima del servizio, Maria Cristina Fontana ha dichiarato all'Ansa di ritenersi danneggiata nella sua attività professionale e nella sua sicurezza personale. "Faccio l'avvocato dal 2007 in totale trasparenza. Sono una persona retta e non posso tollerare che venga gettata dell'opacità sulla mia vita professionale e non. Soprattutto, non sono una persona che ha una vita pubblica. E avevo invitato Report a non espormi perché sono già stata oggetto di minacce per cui sono in corso dei procedimenti".

Il legale del governatore a Fanpage.it: Insinuazioni per attaccarlo, nessun favoritismo

"Maria Cristina Fontana è un avvocato affermato, che lavora da anni e si è costruita la sua carriera e i suoi clienti. Ora vengono fatte insinuazioni e si parla di favoritismi con l'unico obiettivo di attaccare la figlia per colpire il padre", dichiara a Fanpage.it l'avvocato Jacopo Pensa, legale di Attilio Fontana. "Non c'è stato nessun intervento, non una sola parola dal padre per favorirla, nessun inciucio. Chi lo pensa non conosce queste persone e la loro storia", prosegue il difensore del governatore lombardo, che si dice pronto ad azioni legali per chiedere i danni. "quando questa emergenza sarà finita agiremo con cause civili" perché "non sanno più cosa dire, lo associano addirittura alla ‘ndrangheta".

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