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Come fanno gli acquirenti a dimostrare di aver comprato il pandoro di Chiara Ferragni: basta una foto?

Sono oltre 250 le segnalazioni di consumatori che lamentano l’acquisto del pandoro Pink Christmas, nato dalla collaborazione tra Chiara Ferragni e Balocco. Alcuni però affermano di non aver conservato lo scontrino, ma di avere una fotografia: basterà? A Fanpage.it lo spiega l’avvocato Stefano Brustia.
Intervista a Stefano Brustia
Co-responsabile Dipartimento di Azioni Collettive di A.L. Assistenza Legale
A cura di Ilaria Quattrone
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Nella giornata di ieri, venerdì 12 gennaio, è emerso che l'associazione per i diritti dei consumatori Codacons ha ricevuto oltre 250 segnalazioni di persone che lamentavano di aver comprato il pandoro Pink Christmas – nato dalla collaborazione tra l'influencer Chiara Ferragni e l'azienda Balocco – a un prezzo maggiorato perché convinti che, grazie alla loro azione, avrebbero contribuito alla donazione nei confronti dell'ospedale Regina Margherita.

Sia l'imprenditrice digitale che Alessandra Balocco sono indagate per truffa aggravata. La Procura di Milano dovrebbe acquisire tutte le segnalazioni dopodiché la Guardia di Finanza procederà con l'analisi e la raccolta di eventuali formali denunce. Molti consumatori, però hanno confessato di non aver conservato lo scontrino. Alcuni dicono di avere le foto del dolce. Le immagini basteranno?

A Fanpage.it l'avvocato del foro di Roma Stefano Brustia, co-responsabile Dipartimento di Azioni Collettive di A.L. Assistenza Legale, ha spiegato che non sono sufficienti: "La semplice fotografia non ha valore legale. Non dimostra infatti che quella persona ha acquistato quel pandoro. Sarebbe necessario portare lo scontrino".

Stefano Brustia
Stefano Brustia

In assenza di questo, l'acquisto potrebbe essere confermato con "una prova testimoniale e cioè una persona che era presente nel momento in cui è stato comperato quell'oggetto. Ovviamente qualora non fosse vero, si commetterebbe il reato di falsa testimonianza", precisa il legale.

C'è poi un altro tema. In questo caso specifico, il risarcimento sarebbe veramente irrisorio perché per il momento "non sembrerebbe configurarsi un danno morale. Al momento è difficile pensare a un risarcimento diverso da quello che può essere la differenza tra il prezzo del pandoro classico Balocco e quello venduto in collaborazione con Chiara Ferragni", continua il legale.

Sulla base di quanto riportato dal provvedimento dell'Antitrust – che ha multato sia le società di Ferragni che il noto gruppo dolciario – il costo del pandoro Balocco tradizionale è mediamente di 3,68 euro. Quello con il logo dell'influencer era di 9.37 euro: "Il risarcimento che può ottenere chi lo ha acquistato quindi è di 6-7 euro per ogni pandoro comperato", conclude l'avvocato.

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