Come è stato incastrato Andrea Mostoni, il 29enne accusato di aver ucciso a coltellate Vasilica Potincu a Legnano

La 35enne Vasilica Potincu, originaria della Romania, ma da diverso tempo residente a Legnano dove lavorava come escort, è stata uccisa nella casa dove riceveva i clienti con nove coltellate di cui una fatale alla schiena. Secondo gli inquirenti il responsabile della morte della donna sarebbe il 29enne Andrea Mostoni, operaio metalmeccanico residente a Robecco sul Naviglio, nell'hinterland milanese, che ieri sera, mercoledì 18 maggio, è stato sottoposto a fermo con l'accusa di omicidio.
Al momento gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire il movente. Secondo quanto ricostruito fino a questo momento, Potincu era conosciuta da tutti con il nome di "Elena", mentre sui siti di incontri e OnlyFans utilizzava il nome "Katty". Per i carabinieri di Legnano, Rho e del nucleo investigativo di Milano – coordinati da Ciro Caramore, pubblico ministero di Busto Arsizio – il 29enne e la vittima si sarebbero conosciuti proprio in un appuntamento nella stessa casa in cui la 35enne è stata poi trovata morta. Il sospetto è, però, che nel tempo il rapporto tra i due sarebbe mutato trasformandosi in una relazione, ipotesi che sarebbe avvalorata dal fatto che – secondo i carabinieri – Mostoni avrebbe prestato alla donna ingenti somme di denaro per spese familiari.
Dopo quell'incontro, l'uomo sarebbe, però, diventato ossessivo. La donna, che lavorava anche come segretaria in uno studio di un commercialista a Pavia, si sarebbe confidata a riguardo con il suo datore di lavoro che da tempo stava cercando di convincerla a cambiare vita. Lui l'avrebbe messa in contatto con un avvocato, che sarebbe poi stato incaricato a diffidare l'uomo. Il 29enne avrebbe risposto chiedendo indietro i regali e, sabato sera, sarebbe entrato nell'abitazione di via Stelvio dopo un cliente e l'avrebbe uccisa con nove coltellate. Le avrebbe poi lasciato un coltello piantato nella schiena. Un condomino, insospettito dalla porta di casa socchiusa, ha trovato poi il cadavere completamente nudo.
Dopo il delitto, il 29enne sarebbe scappato e a incastrarlo sarebbe stato il suo telefono. I carabinieri sono, infatti, riusciti a isolare la sua utenza, a trovare un frame – ripreso da una telecamera su un balcone di via Stelvio – in cui lo si vedrebbe arrivare alle ore 22:20 sotto casa della vittima e intercettare il passaggio della sua automobile a Legnano quella sera stessa. Ieri mattina si è, infine, svolta una perquisizione a casa dell'uomo dove è stata rinvenuta la stessa maglietta che Mostoni indossava il giorno della morte di Potincu. Il 29enne è poi stato portato in Procura per l'interrogatorio durante il quale si è avvalso della facoltà di non rispondere ed è quindi arrivato il fermo per omicidio. Al momento, l'uomo è in attesa dell'udienza di convalida.