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Come è finito un bullone in panino della mensa scolastica: ecco da dove veniva

Quel pezzo di metallo trovato nel panino di un pranzo al sacco arrivava dagli impianti del fornitore di pane di Milano Ristorazione. La vicesindaca Anna Scavuzzo ha annunciato che verrà applicata una penale.
A cura di Enrico Spaccini
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A un primo sguardo sembrava un bullone, ma in realtà si tratta di una vite brugola metallica da 15 grammi e lunga un centimetro. E, stando alle indagini svolte dall'amministrazione comunale milanese in collaborazione con Milano Ristorazione e il suo fornitore unico di pane, arriva proprio dagli impianti dove viene dosata la farine e caricate le impastatrici.

Così, quando l'alunno della 5°F della scuola elementare Dante Alighieri, dell'istituto comprensivo Rinnovata Pizzigoni, ha addentato il panino prosciutto e formaggio l'ha scoperta nell'impasto del pane. La compatibilità riscontrata nel sopralluogo, spiega la vicesindaca e assessora all'Istruzione Anna Scavuzzo, "ci porta a immaginare che quella sia l'origine, verrà applicata pertanto una penale conseguente al ritrovamento del corpo estraneo".

Milano Ristorazione, l'azienda che serve 83mila pasti al giorno ad asili e scuole della città, non ha alcuna responsabilità su quanto accaduto lo scorso 15 marzo, dunque. La vite arriva dagli stabilimenti del suo fornitore e gli addetti alla farcitura non potevano accorsene, dato che si era "inserita nella parte inferiore, tra il taglio e la crosta sottostante".

"Quella vite non doveva esserci"

Nonostante questo, prima ancora che si arrivasse a questa conclusione, il presidente Bernardo Notarangelo ha presentato le sue dimissioni. "Quella vite nel panino non doveva esserci", aveva scritto nella sua lettera quando ancora non erano state accertate le responsabilità di quell'episodio, assicurando ai genitori e ai bambini che "le materie prime che Milano Ristorazione acquista e impiega sono di ottima qualità".

Intanto, però, Scavuzzo ha dichiarato che si sta "valutando se e come poter innalzare alcuni protocolli di sicurezza che già ad oggi risultano tra i più stringenti nel mondo della ristorazione collettiva", per evitare episodi simili in futuro. A sostegno di ciò, Marzia Pontone, ovvero la presidente della commissione Educazione e Food policy, ha già stabilito di "costruire una commissione consiliare sui temi sviluppati in questi anni in materia di controlli".

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