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Stefania Rota morta a Mapello

Chi era Stefania Rota, la donna trovata morta in casa dopo quasi due mesi

Stefania Rota aveva 62 anni e per lavoro assisteva alcuni anziani. I cugini erano convinti che si trovasse in Liguria a prendersi cura di uno di loro, in realtà era deceduta in casa. Erano i primi giorni di marzo e ancora non è chiaro il motivo della sua morte.
A cura di Enrico Spaccini
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Sembrava una morte per cause naturali, considerati anche i suoi problemi di salute, ma per gli inquirenti c'è qualcosa che non torna nelle ultime ore di Stefania Rota. La 62enne è stata trovata senza vita lo scorso 22 aprile nella sua abitazione di via XI Febbraio a Mapello, in provincia di Bergamo, ma probabilmente era deceduta quasi due mesi prima. I parenti più stretti, alcuni cugini, erano convinti che si trovasse in Liguria per assistere uno degli anziani di cui si prendeva cura, per questo non avevano dato subito l'allarme.

I parenti più stretti erano i cugini

Rota da anni viveva sola. Era figlia unica e i suoi genitori erano morti da tempo. I cugini erano gli unici parenti con cui aveva ancora qualche legame, ma comunque non si sentivano spesso. Sapevano del suo lavoro e perciò non avevano sospettato nulla riguardo quel periodo di assenza.

Per loro, Rota si trovava in Liguria. La figlia del signore di cui avrebbe dovuto prendersi cura, però, si è presentata alla camera ardente della 62enne sostenendo di aver provato a mettersi in contatto con lei a inizio marzo senza successo.

Quando i carabinieri sono entra nell'abitazione al civico 28 di via XI Febbraio, Rota era distesa a terra in soggiorno. La prima ipotesi è che si sia trattato di un malore improvviso, visto che aveva alcuni problemi di salute. Alcuni elementi, però, hanno convinto la Procura a svolgere delle indagini.

Le indagini e i risultati dell'autopsia

Prima di tutto, le tracce di sangue trovate in casa. Potrebbe essere che Rota si sia ferita cadendo. Tuttavia, questo elemento insieme al fatto che la sua Ford Fiesta blu, il telefono e la borsetta ancora non si trovano, costituiscono uno scenario che non permette di dare nulla per scontato.

Al momento nessuna pista è esclusa. Sul caso stanno lavorando i carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo, della Sezione operativa di Bergamo e di Ponte San Pietro, coordinati dalla pm Letizia Ruggeri. Per la fine della settimana sono previsti i primi risultati dell'autopsia.

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