video suggerito
video suggerito

Chi era Mouhamadou Bamba Badiane, morto nel frontale con un’autobotte dei vigili del fuoco a Nembro

Mouhamadou Bamba Badiane è morto domenica 2 novembre in un incidente stradale a Nembro (Bergamo). Il 34enne di Leffe viaggiava con altre 4 persone quando, per cause ancora in fase di accertamento, avrebbe invaso la corsia opposta finendo per schiantarsi frontalmente con un’autobotte dei vigili del fuoco.
A cura di Enrico Spaccini
127 CONDIVISIONI
Mouhamadou Bamba Badiane (foto da Facebook)
Mouhamadou Bamba Badiane (foto da Facebook)

Si chiamava Mouhamadou Bamba Badiane, il 34enne deceduto ieri mattina, domenica 2 novembre, in un incidente stradale a Nembro (in provincia di Bergamo). Il giovane, residente a Leffe, avrebbe invaso parzialmente la corsia opposta di marcia, finendo per schiantarsi frontalmente contro un'autobotte dei vigili del fuoco diretta a Scanzorosciate. Badiane è deceduto all'impatto con il mezzo pesante, mentre le altre quattro persone che viaggiavano con lui hanno riportato ferite non gravi.

Badiane era originario del Senegal, ma era cresciuto e viveva a Leffe dove si era sposato e aveva avuto un figlio. Lavorava per una ditta di verniciatura a Colzate ed era attivo nella comunità mouride bresciana. Domenica 2 novembre stava tornando proprio da una giornata di preghiera che si era svolta a Brescia, quando è avvenuto l'incidente. Mentre viaggiava lungo la statale 671 della Valle Seriana a bordo di una Opel Corsa, arrivato sul territorio comunale di Nembro poco lontano dalla galleria Montenegrone il 34enne avrebbe invaso la corsia opposta, impattando frontalmente con un'autobotte dei vigili del fuoco del distaccamento di Gazzaniga.

Badiane è morto all'impatto, mentre gli altri quattro connazionali, d'età compresa tra i 17 e i 27 anni, sono rimasti feriti in modo non grave: due sono stati trasportati all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e gli altri all'ospedale Bolognini di Seriate. Illesi, invece, i due pompieri volontari di 35 e 38 anni, che sono stati comunque trasportati alla Clinica Humanitas Gavazzeni per accertamenti. Il magistrato di turno in Procura potrebbe disporre l'autopsia sul copro del 34enne per chiarire

127 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views