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Chi è Elena Pagani, la 41enne fermata per l’omicidio del suocero Romolo Baldo a Saronno

Elena Pagani è stata sottoposta a fermo nella serata del 9 giugno per l’omicidio di Romolo Baldo, padre del compagno della donna. La 41enne avrebbe colpito 7 volte l’86enne mentre l’anziano era ancora a letto, nella villetta di Saronno (Varese) dove i tre vivevano.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Si chiama Elena Pagani la 41enne che nella serata di lunedì 9 giugno è stata sottoposta a fermo per l'omicidio di Romolo Baldo. I due vivevano nella stessa villetta a schiera a Saronno (in provincia di Varese) insieme al figlio dell'86enne, compagno della donna. Baldo è stato ucciso nella mattinata di ieri mentre si trovava ancora disteso sul letto matrimoniale e a colpirlo con sette fendenti, secondo gli investigatori, sarebbe stata proprio Pagani.

L'omicidio di Romolo Baldo

Stando a quanto ricostruito finora dalle indagini coordinate dal pm di Busto Arsizio Roberto Bonfanti, Pagani e Baldo avrebbero discusso nella zona notte, al secondo piano della villetta, nella mattinata del 9 giugno. La 41enne sarebbe scesa in cucina, avrebbe preso un coltello, risalito le scale e infine colpito sette volte, a torace e addome, l'anziano ancora sdraiato a letto. L'ispezione cadaverica ha subito escluso un qualsiasi tipo di colluttazione tra i due.

A chiamare i carabinieri è stato il compagno di Pagani, al quale la 41enne avrebbe telefonato dopo aver commesso il fatto. Lui in quel momento si trovava a un seggio elettorale dei referendum e, appena rincasato, avrebbe allertato le forze dell'ordine. Quando i militari sono entrati nella villetta di via Pio XI, Pagani si trovava seduta sul divano in soggiorno con ancora il coltello in mano.

L'interrogatorio in caserma e la convivenza difficile

La 41enne è stata, poi, condotta in caserma dove è rimasta per tutto il giorno. Pagani avrebbe raccontato della difficile convivenza con l'anziano, spiegando di aver tentato più volte di convincere il compagno a traslocare altrove lontano dell'86enne. La donna avrebbe riferito che Baldo, ex operaio della Snia Viscosa, avrebbe iniziato da diverso tempo a trattarla come fosse una badante che doveva prendersi cura di lui e dei suoi bisogni.

È proprio sulla ricostruzione del pregresso ambiente familiare e delle varie dinamiche domestiche che i carabinieri stanno indirizzando le indagini. Per il momento, non ci sarebbero elementi che farebbero pensare a uno scenario alternativo a quello emerso subito dopo il delitto. Nelle prossime ore Pagani dovrà comparire davanti al gip di Busto Arsizio per l'interrogatorio di convalida del fermo.

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