Che cos’è la Caring Community di Lodi, una rete di supporto per chi vive momenti di crisi e perdita

A Lodi è nato uno dei primi esempi in Italia di Caring Community, un programma della città finalizzato a creare una rete di supporto per chi sta affrontando esperienze di lutto e perdita, utilizzando cure palliative e metodi innovativi come la medicina narrativa. Il programma è composto da una rete di enti, associazioni, scuole, oratori e Uneba Lombardi con capofila "Il mosaico servizi". Il progetto è nato con il contributo del comune di Lodi ed è stato finanziato dalla Fondazione Comunitaria della provincia di Lodi.
Di cosa si occupa la Caring Community di Lodi
"La Caring Community di Lodi – ha spiegato a Fanpage.it la sua presidente, Danila Zuffetti, esperta di medicina narrativa in cure palliative – sta svolgendo delle azioni concrete e cambiando anche il modo in cui le città si possono prendere cura delle persone nei momenti di fragilità, morte, perdita, lutto e solitudine. L'obiettivo è creare una rete strutturata affinché nessuno debba essere solo ad affrontare la propria esperienza di perdita, che non è solo perdita come morte, ma anche perdita di autonomia, perdita sociale, perdita delle relazioni".

Per fare questo, la Caring Community di Lodi utilizza le cure palliative, come spiega Zuffetti: "Le caring community applicano i principi delle cure palliative a livello però civico, culturale, educativo, sociale, quindi uscendo anche dagli ospedali e inglobando la comunità e la cittadinanza". La grande novità introdotta dalla Caring Community di Lodi è l'utilizzo della medicina narrativa, ovvero il NaMPaC model (Narrative Medicine in Care), di cui Zuffetti è fondatrice.
Che cos'è la medicina narrativa
"Si tratta di una metodologia clinico-assistenziale che si basa su delle specifiche competenze comunicative – spiega la presidente – attraverso questo modello emergono determinati bisogni e poi attraverso il servizio sociale del Comune di Lodi vengono attivate azioni concrete per rispondere in maniera globale alla persona. Il fine della metodologia è la costruzione del percorso di cura, lo strumento è la narrazione. Questo permette all'assistente sociale o al medico o allo psicologo, di intercettare e lavorare sui bisogni che sono emersi dalla persona".
Che cosa ha fatto la Caring Community di Lodi fino ad oggi
Il programma è iniziato il 1º febbraio 2024 e in questo anno di lavoro ha coinvolto tutti gli ambiti, dal livello educativo, a quello sociale, dal livello clinico a quello culturale, come spiega Zuffetti: "Abbiamo lavorato col centro anziani del Comune di Lodi, con gli oratori, scuole elementari e medie, con il carcere di Lodi e l'UniTre abbiamo svolto incontri culturali e divulgativi, incontri per i genitori, per insegnanti. A partire dal 1º febbraio 2025 la rete si è ampliata sempre di più e adesso fanno parte altri comuni più piccoli del territorio circostante. L'invito rivolto a ai cittadini, alle associazioni, alle istituzioni è di aderire al nostro programma di Caring Community e sostenerlo così che si possano raggiungere in modo capillare sempre più persone, anche creando alleanze con le altre città".