video suggerito
video suggerito

Cecilia De Astis, affidati ai genitori i 4 minori dell’auto pirata. Una madre: “Ha 11 anni, non può capire”

Sono stati riaffidati alle rispettive famiglie i quattro ragazzini che si trovavano a bordo dell’auto che ha investito e ucciso Cecilia De Astis in via Saponaro a Milano lo scorso 11 agosto. La madre di uno di loro ha commentato: “Mio figlio ha solo 11 anni, non può capire. Piango per lui e per la signora morta”.
A cura di Enrico Spaccini
0 CONDIVISIONI
Cecilia De Astis e l’auto che l’ha travolta in via Saponaro a Milano (foto da Facebook e LaPresse)
Cecilia De Astis e l’auto che l’ha travolta in via Saponaro a Milano (foto da Facebook e LaPresse)

I quattro ragazzini che si trovavano alla guida dell'auto che ha travolto e ucciso Cecilia De Astis in via Saponaro a Milano sono usciti dagli uffici della polizia locale ieri sera, martedì 12 agosto, quando ormai avevano ammesso tutto. Domenica sera avrebbero rubato la Citroen DS4 a un turista francese per poi farci un giro a tutta velocità l'indomani mattina. A una curva, però, il 13enne che si trovava al volante avrebbe perso il controllo, finendo per travolgere la 71enne nell'area verde dove corrono i binari del tram. "Piango per mio figlio e per la signora che è morta", ha commentato al Corriere della Sera la madre di uno dei giovanissimi, "sono bambini, non sono adulti, che capiscono. Li avessimo visti nella macchina, li avremmo fermati". Per il momento, i quattro sono stati affidati alle rispettive famiglie.

La madre dell'11enne: "All'inizio non ha detto niente, poi di notte si è messo a piangere"

Il gruppo che si è reso responsabile dell'incidente mortale di via Saponaro è composto da quattro ragazzini, il più grande dei quali è proprio il 13enne che guidava. La donna che ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo essere uscita dagli uffici della polizia locale è la madre di un 11enne. Ha spiegato che il figlio era uscito insieme agli altri tre nella mattinata di lunedì 11 agosto: "Sono tornati tardi, ma all'inizio non hanno detto niente".

Nelle ore seguenti, però, intorno al piccolo accampamento rom nel sud della città dove i quattro vivono con le loro famiglie avevano iniziato a transitare alcune auto della polizia locale: "Non capivamo il motivo", ha detto ancora la donna, "poi la notte si sono messi a piangere e ci hanno raccontato di questa tragedia".

Il furto dell'auto e l'incidente

Gli investigatori hanno identificato e fermato i quattro ragazzini nel giro di 36 ore. Le telecamere di sorveglianza avevano ripreso sia l'incidente in cui ha perso la vita De Astis sia la loro fuga. Confrontando quelle immagini con altre catturate in un negozio di Rozzano, gli agenti della locale sono riusciti a risalire al campo dove vivono i giovanissimi e, accompagnati dalle loro madri, li hanno condotti negli uffici del Comando. In serata sono stati affidati alle rispettive famiglie, in attesa di eventuali ulteriori sviluppi.

Secondo quanto ricostruito, domenica sera i quattro avrebbero aperto la Citroen con targa francese lasciata davanti a un B&B con i bagagli dentro e si sarebbero portati via le valigie. Oltre ad alcuni oggetti di valore, ci avrebbero trovato al loro interno anche una copia delle chiavi. Così sarebbero tornati indietro per portare via l'auto e, il giorno seguente, per farci un giro per le vie della città. Alla fine, i quattro l'hanno abbandonata in via Saponaro con la parte anteriore distrutta, dopo che ormai avevano già investito e ucciso De Astis.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views