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Alberto Genovese arrestato per stupro

Caso Genovese, è tornato in Italia Daniele Leali, il braccio destro accusato di spaccio di droga

È atterrato a Milano alle 6.30 Daniele Leali, il vocalist indagato per spaccio di droga nell’inchiesta che ha portato all’arresto di Alberto Genovese, l’imprenditore digitale accusato di aver violentato una 18enne durante una festa organizzata il 10 ottobre scorso nel suo appartamento di Milano.
A cura di Redazione Milano
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Alberto Genovese e l'amico Leali
Alberto Genovese e l'amico Leali
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È tornato in Italia Daniele Leali, il braccio destro dell'imprenditore Alberto Genovese, accusato di aver stuprato una 18enne durante una festa lo scorso 10 ottobre. Leali, atterrato a Milano alle 6.30, è indagato per spaccio di droga nell'inchiesta che ha portato all'arresto di Genovese. "Il mio assistito sta bene, è libero e aspetta di essere interrogato dalla procura", ha commentato all'ANSA il suo difensore, Sabino Di Sibio. Leali si trovava a Bali, dove si era recato pochi giorni dopo l'arresto di Genovese.

Sono state alcune delle ragazze sentita dalla polizia a definire Leali il "braccio destro" di Genovese. Una di loro ha dichiarato di averlo visto portare droga agli invitati. "C'era della droga alla festa e a un certo punto c'erano due piatti a disposizione per tutti – ha messo a verbale la teste – Li ha portati vicino al bar Daniele Leali: in uno c'era 2CB, conosciuta come ‘coca rosa', e nell'altra ‘Kalvin Klain', che è chetamina mischiata con cocaina. Credo che tutti si aspettassero che Leali la portasse in sala, nessuno si è spaventato o sorpreso della cosa (..) Leali e Genovese sono molto amici, per cui se Daniele beve o assume qualcosa, io ritengo di poterlo fare anch'io senza preoccuparmi". E infine: "Ho sempre seguito con gli occhi Daniele Leali per capire se ci si potesse fidare". Leali ha sempre respinto le accuse e ha spiegato che il viaggio a Bali non era una fuga dagli inquirenti ma era motivato da ragioni di lavoro

Leali aveva respinto tutte le accuse nei suoi confronti, negando di aver mai fornito droga alle ragazze. Nei giorni scorsi aveva annunciato il suo imminente ritorno in Italia. "Sono tranquillo e sereno, sono pronto a chiarire la mia posizione", aveva detto al suo avvocato Sabino Di Sibio, secondo quanto riferito a Fanpage.it. "Sono assolutamente convinto che i magistrati debbano fare il loro lavoro con serenità, se questo per loro significa inserirmi nel registro degli indagati va bene così. Sto continuando a svolgere e portare avanti le mie attività".

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