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Caos tamponi, a Monza il primo appuntamento è il 14 gennaio: “Se paghi 150 euro anche domani”

Anche a Monza è caos tamponi: tramite il servizio sanitario nazionale il primo appuntamento libero è a metà gennaio. Se si accede tramite laboratori privati però anche domani ma a 150 euro.
A cura di Giorgia Venturini
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Monza torna a essere al centro degli alti contagi Covid anche in questa quarta ondata. In provincia ieri 28 dicembre è stato raggiunto il record di nuovi casi registrati in 24 ore: i tamponi positivi sono stati 3.425, mai così alti dall'inizio della pandemia. Già dopo il decreto del governo dello scorso 24 dicembre che prevede le limitazioni nei luoghi all'aperto, il Comune aveva deciso di annullare tutti gli spettacoli in programma nel calendario eventi di Capodanno: a Fanpage.it precisano che pista di pattinaggio e mercatino di Natale continueranno a essere aperti ma sono stati annullati tutti gli spettacoli e parate in programma per lo scoccare della mezzanotte in giro per la città.

Medici di famiglia: Primo appuntamento libero per il tampone a metà gennaio

"Nonostante gli alti contagi la malattia si manifesta in modo meno grave sui pazienti vaccinati. Quindi non c'è un grande carico al momento sugli ospedali dove i posti letto sono occupati soprattutto da non vaccinati", spiega a Fanpage.it il presidente dell'Ordine dei medici di Monza Carlo Maria Teruzzi. E poi aggiunge: "Nelle persone vaccinati la malattia si sta manifestando in modo asintomatico o con raffreddori. Il contagio inoltre è meno probabile tra persone che hanno la terza dose".

A Monza in questi giorni, così come nel resto della Lombardia, tra i problemi c'è anche quello dei tamponi: lunghe code e giorni d'attesa per sottoporsi a un tampone molecolare. Sempre più introvabili quelli rapidi nelle farmacie che sono anche meno affidabili dei test molecolari. Ad oggi un paziente con sintomi Covid se vuole prenotare un tampone tramite il servizio sanitario nazionale la prima data disponibile è quella del 14 gennaio: "L'appuntamento si può chiedere dopo la denuncia di malattia infettiva e dopo che il paziente è stato segnalato per via telematica. Solo allora le autorità sanitarie possono prendere provvedimenti per attivare la quarantena e il tampone che verrà eseguito nei drive through. Certo è che un paziente contagiato oggi per il 14 gennaio è quasi già sicuramente negativo", tiene a precisare Teruzzi. Quale sarebbe l'alternativa? "Pagare purtroppo anche 150 euro ai laboratori privati e si potrebbe avere anche appuntamento il giorno successivo". Immersa nel caos anche la situazione nelle farmacie dove fuori si creano spesso assembramenti tra casi sospetti Covid. "Bisogna sempre accertarsi di avere una certa distanza e di indossare mascherina ffp2", conclude il presidente.

Per il sindaco di Monza Allevi a creare caos al punto tamponi sono soprattutto le persone che si presentano senza aver avuto appuntamento: "Questo intasa le due linee che abbiamo al drive through dell'ex area fiera, dove ci sono infermieri e medici dell'ospedale San Gerardo a Monza. Se consideriamo il sistema sanitario i tamponi gratuiti dovrebbero essere fatti solo a chi necessario. Lo stesso nelle farmacie, dove per vari motivi i cittadini sono alla ricerca di un tampone rapido. Se non si provvede in qualche modo si rischia che salti il sistema". Il sindaco poi conferma che rispetto alle prime due ondate i ricoveri sono contenuti e, su soggetti vaccinati, la variante Omicron non preoccupa. Certo è che i contagi continuano a salire e "per siamo siamo stati costretti ad annullare molti eventi per Natale e Capodanno che avevamo in calendario".

La situazione all'ospedale San Gerardo di Monza

Per ora la situazione negli ospedali resta sotto controllo ma bisognerà attendere ancora qualche giorno per capire se questo picco di contagi dovuti alla variante Omicron si tradurrà anche in una impennata di posti letto occupati da malati Covid in ospedale. Intanto nell'ultimo bollettino diffuso dall'ospedale San Gerardo di Monza lunedì 27 dicembre, si contano in ospedale 87 pazienti: 50 occupano il reparto di malattie infettive (Asst precisa che i non vaccinati sono 27), 11 sono in pneumologia (7 non vaccinati), 13 in terapia intensiva (8 non vaccinati), 9 in terapia intensiva respiratoria (3 non vaccinati) e altri 4 in altri reparti (di questi uno non è vaccinato). Cinque sono i pazienti morti nell'ultima settimana. Crescono anche gli accessi al pronto soccorso che in sette giorni sono stati 1.535 pazienti, di cui 260 con sintomi Covid. L'età media dei pazienti che si trovano ora ricoverati è di 68 anni.

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