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Cade dal balcone dopo aver litigato con il marito: grave una 40enne, indagano i carabinieri

Una 40enne è stata soccorsa dopo essere caduta dal balcone di casa nel Lodigiano. I carabinieri stanno indagando per capire se si sia trattato di un gesto volontario o di un episodio di violenza domestica.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
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Una 40enne è stata soccorsa nella serata di ieri, domenica 14 aprile, ai piedi di una palazzina Aler di via Matteotti a Casalpusterlengo (in provincia di Lodi). La donna, trasportata al San Matteo di Pavia in eliambulanza, era appena caduta da un balcone al primo piano precipitando per circa quattro metri. I carabinieri stanno indagando per capire se si sia trattato di un gesto volontario o di un episodio di violenza domestica, poiché alcuni vicini avrebbero raccontato di averla sentita litigare poco prima con il marito, per il quale al momento non è stato preso alcun provvedimento.

Le ipotesi degli investigatori, dal gesto volontario alla violenza domestica

L'allarme è scattato intorno alle 21:15 del 14 aprile. In via Matteotti, ai piedi di una palazzina Aler, sono arrivati i sanitari della Croce Casalese e l'elisoccorso decollato da Sondrio. Sull'asfalto c'era una 40enne, di origine marocchina, caduta dal balcone di un appartamento al primo piano del palazzo. Le condizioni della donna erano gravi, per via dei traumi riportati alla testa, alla schiena e al torace. Trasportata al San Matteo di Pavia, in tarda serata il pericolo di vita sembrava ormai escluso.

Sul posto sono arrivati i carabinieri con pattuglie della stazione locale e del nucleo Radiomobile. I militari stanno indagando per capire se la caduta sia stata frutto di un gesto volontario o di un episodio di violenza domestica. Alcuni vicini, infatti, pare abbiano raccontato di aver sentito la 40enne litigare con il marito poco prima dell'incidente. L'uomo, che non è sottoposto a fermo, è stato a sua volta accompagnato in ospedale nella notte per curare alcune escoriazioni.

La tensione all'esterno della palazzina di via Matteotti

Il personale del nucleo Scientifico ha repertato all'esterno e all'interno quanto utile per stabilire cosa sia accaduto, mentre l'area della portineria era stata isolata dai carabinieri. Subito dopo l'intervento dei sanitari, infatti, si era alzata la tensione nei pressi della palazzina dove si erano radunate diverse persone, tra conoscenti e vicini.

Un parente della donna pare abbia provato a salire nell'ambulanza, arrivando ad aggredire gli operatori sanitari. I carabinieri sono intervenuti in loro soccorso, con un militare rimasto leggermente contuso al volto.

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