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Cadavere in un canale a Lodi, per gli inquirenti potrebbe essere dell’imprenditore Carlo Mammarella

Oggi, venerdì 8 ottobre, un cadavere è riaffiorato dal canale Muzza, nel Lodigiano. Secondo quanto riferito dall’Ansa, per gli inquirenti potrebbe trattarsi dell’imprenditore Carlo Mammarella, scomparso sabato scorso. Per ora non c’è nessuna certezza che si tratti del 66enne. La salma è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria e nei prossimi giorni si effettuerà il riconoscimento ufficiale.
A cura di Simona Buscaglia
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Questo pomeriggio un cadavere è riaffiorato dal canale Muzza, a San Martino in Strada, comune nel Lodigiano. Secondo quanto riportato dall'Ansa, l'ipotesi degli inquirenti è che si tratti dell'imprenditore Carlo Mammarella, scomparso sabato scorso. Il 66enne prima di far perdere le proprie tracce aveva riferito di un appuntamento di lavoro nella sua azienda a Brugherio, in provincia di Monza. L'auto dell'imprenditore, una Golf Volkswagen, era stata ritrovata tre giorni fa, parcheggiata vicino a una cascina a Cornegliano Laudense, lungo lo stesso canale.

Il riconoscimento ufficiale verrà effettuato nei prossimi giorni

La salma, recuperata oggi, venerdì otto ottobre, dalle forze dell'ordine è al momento a disposizione dell'autorità giudiziaria. Per ora non c'è certezza sull'identità del corpo e il riconoscimento ufficiale verrà effettuato nei prossimi giorni. Le ricerche dell'uomo erano scattate il giorno stesso della scomparsa quando la famiglia non ha più ricevuto sue notizie. Nel frattempo, oltre alle operazioni delle forze dell'ordine e dei vigili del fuoco, l'appello della famiglia era circolato sui social. Su Facebook l'associazione Penelope aveva diffuso una foto e una descrizione dell'imprenditore. Al momento della scomparsa Mammarella indossava pantaloni grigi, una camicia scozzese, un golfino blu o marrone, scarpe di cuoio marrone chiaro. Nella descrizione veniva aggiunto che il 68enne "potrebbe essere in difficoltà", ma non si specificava per quali motivi. "La famiglia del signor Carlo – si leggeva nel messaggio sui social dell'associazione – chiede il nostro aiuto, sono molto preoccupati, potrebbe trovarsi in difficoltà".

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