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Brt e Geodis sotto amministrazione giudiziaria: l’accusa è di frode e sfruttamento di migliaia di lavoratori

Il Tribunale di Milano ha disposto l’amministrazione giudiziaria per un periodo di un anno nei confronti delle due multinazionali leader della logistica Brt e Geodis.
A cura di Giorgia Venturini
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Per le due multinazionali leader della logistica, Brt e Geodis, è stata disposta l'amministrazione giudiziaria per un periodo di un anno. È quello che ha deciso il Tribunale di Milano dopo le indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Milano sulle due società: le Fiamme Gialle hanno svelato un’articolata frode fiscale messa in atto da Brt e geodis.

Le accuse nei confronti delle due multinazionali

Le due multinazionali utilizzavano fatture per operazioni giuridicamente inesistenti e stipulavano fittizi contratti di appalto che simulavano una somministrazione di manodopera. La scelta di sottoporre le due società all'amministrazione giudiziaria arriva dopo ulteriori indagini: in passato  la Direzione Distrettuale Antimafia di Milano aveva disposto sequestri preventivi d'urgenza – poi convalidati dal giudice per le indagini preliminari – per oltre 126 milioni di euro.

Ora l'attenzione dei militari della Guardia di Finanza si è concentrata sul settore dei trasporti dove è emerso un sistematico sfruttamento ai danni di oltre cento lavoratori. Le indagini hanno consentito di accertare che i committenti, approfittando dello stato di necessità dei lavoratori, li sottoponevano a orari e ritmi di lavoro estenuanti con tanto di paghe non idonee.

E ancora: i lavoratori erano costretti a spostarsi da una società all’altra rinunciando alle forme di tutela assistenziale e previdenziale. Il tutto perché così le due aziende potevano proporsi sul mercato con prezzi molto più che competitivi. "Tali pratiche – precisa in una nota la Guardia di Finanza di Milano – oltre che sfavorevoli per i lavoratori, erano tali da influenzare le corrette dinamiche di mercato e di leale concorrenza a discapito delle imprese che invece operano in maniera sana".

La decisione del Tribunale di Milano

Il Tribunale di Milano ha riconosciuto la gravità dei fatti commessi e ha disposto così l'intervento dell’Autorità Giudiziaria per consentire un controllo sugli organi gestori delle due multinazionali. Ora procederanno altri accertamenti sugli indagati: al termine delle indagini preliminari potranno essere rinviati a giudizio.

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