Remigration Summit, bloccato a Malpensa ed espulso dall’Italia l’estremista di destra danese Rasmus Paludan

Questa mattina, giovedì 15 maggio, gli agenti di polizia hanno fermato all'aeroporto di Malpensa il politico danese di estrema destra Rasmus Paludan non appena sceso dall'aereo. Il 43enne è noto per le sue posizioni anti-Islam e per i roghi del Corano che hanno portato tensioni a livello internazionale, rivolte in strada e il ferimento di diverse persone. Al termine degli accertamenti della Digos, è stato emesso nei confronti di Paludan il provvedimento di espulsione "per motivi di ordine pubblico". Lo stesso 43enne aveva annunciato che avrebbe fatto ricorso contro ogni provvedimento ufficiale che sarebbe stato emesso contro di lui, dichiarando di essere venuto in Italia per partecipare come spettatore al Remigration Summit 2025 che dovrebbe tenersi il prossimo sabato 17 maggio in una location che, però, non è stata ancora definita.
Come confermato dalla Questura di Varese, la posizione di Paludan è rimasta al vaglio delle autorità per diverse ore, fino a quando nel pomeriggio è arrivato il provvedimento di espulsione. Il suo nome compariva tra quelli della lista passeggeri del volo diretto a Malpensa e, una volta sbarcato, era stato bloccato dalla polizia aeroportuale e dalla Digos. "Ho chiesto la ragione di questo intervento e mi hanno detto: è perché sei tu", ha commentato al Corriere della Sera il 43enne mentre si trovava ancora alla stazione di polizia dell'aeroporto di Malpensa, dove è stato portato non appena sceso dall'aereo. Paludan nel 2017 ha fondato in Danimarca il partito di estrema destra ‘Stram Kurs‘, ovvero ‘Linea Dura'. Tra il 2019 e il 2023 ha partecipato a diverse manifestazioni sia in Danimarca che in Svezia, in cui ha la seconda cittadinanza, dove bruciava copie del Corano, il testo sacro dell'Islam.
Queste sue esibizioni avevano scatenato nel 2020 una protesta a Malmö, in Svezia, nel quartiere di Rosengård e poi ancora durante il weekend di Pasqua del 2022. Nel gennaio del 2023 Paludan ha bruciato una copia del Corano davanti all’ambasciata turca a Stoccolma, innescando una crisi diplomatica che portò la Turchia a rallentare il processo di adesione della Svezia alla Nato. Per le sue azioni, il politico danese 43enne ha ricevuto diverse condanne penali. L'ultima risale al novembre 2024, quando un Tribunale svedese lo ha ritenuto responsabile di incitamento all’odio contro gruppo etnico.
Paludan ha fatto sapere al Corriere della Sera di essere sceso in Italia per fare da "turista" a Milano e poi, in caso, partecipare come spettatore al Remigration Summit 2025 del 17 maggio. Si tratta del primo raduno europeo di gruppi di estrema destra dove, tra le altre cose, si discuterà del rimpatrio degli immigrati. "Non so nemmeno se il congresso si terrà", ha commentato riferendosi al fatto che gli organizzatori non avrebbero ancora trovato una sede, "ma se ci sarà, parteciperò anche a quello". Il 43enne ha detto di aver avvisato le autorità italiane che sarebbe arrivato in Italia per l'evento, aggiungendo che "non ci sarebbero state dichiarazioni pubbliche da parte mia".