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Bidella pendolare tra Napoli e Milano: le cose che non tornano analizzate una a una

Sono diversi i punti che non tornano nel racconto che ha fatto Giuseppina Giugliano (e non Giuliano, come inizialmente riportato) al quotidiano Il Giorno. Fanpage.it prova ad analizzarli uno per uno.
A cura di Francesca Del Boca
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La sveglia alle 4 di mattina e il treno di andata da Napoli Centrale all'alba, direzione Milano Centrale. E ritorno in giornata: 1.600 chilometri trascorsi ogni giorno lavorativo su un treno, da pendolare tra Napoli e Milano. Non si parla d'altro. È la storia che Giuseppina Giugliano (e non "Giuliano" come inizialmente riportato) ha raccontato ieri a il quotidiano Il Giorno. Sollevando ogni genere di reazione, tra empatia e sdegno, tra offerte di aiuto e polemiche. Ma cosa non torna nella vicenda della bidella partenopea che lavora al liceo artistico Umberto Boccioni di Milano, e che ha fatto letteralmente il giro d'Italia?

Quanti giorni passa a Milano la bidella

Giuseppina, per il momento, è irraggiungibile: stamattina a scuola, dove l'hanno attesa le telecamere di Fanpage.it, la 29enne sembra non essersi mai presentata (né noi né nessun altro l'ha vista entrare o uscire dall'edificio). Ma le testimonianze su di lei, intanto, sono discordanti. Perché la giovane non era in servizio oggi? Solo desiderio di sfuggire ai cronisti? Insomma: quanti giorni alla settimana Giuseppina lavora nell'istituto milanese?

"L'anno scorso la vedevamo frequentemente, invece quest'anno poco… molto simpatica". "Me la ricordo. Però quest'anno non la vediamo così spesso come l'anno scorso, per adesso non l'ho mai vista", racconta un'insegnante, raggiunta fuori da scuola da Fanpage.it.

Così come altri studenti del Boccioni: "Ogni tanto mi parla, è molto tenera, è socievole, carina". "Sapevamo che era di Napoli, però non sapevamo che venisse proprio tutti i giorni da lì. Comunque la vediamo spesso".

Si aggiunge un altro ragazzo: "Abbiamo visto la sua faccia, sì". Il compagno accanto a lui: "Io la vedo spesso". "L'ho vista la settimana scorsa, ma non tutti i giorni".

Cosa (non) dice la scuola

Altri ancora, invece, tra alunni e baristi dei locali vicini, raccontano di non incrociarla da parecchio tempo. "Non la vediamo più da circa un annetto", dicono fuori da scuola. "Ha lavorato un mese e poi si è messa in malattia, giusto?". "Ultimamente mi sembra di non vederla spesso".

Non è possibile capire con certezza quanti giorni Giuseppina si trovi effettivamente a Milano e si rechi a lavorare presso l'istituto Boccioni. La scuola intanto, che ieri aveva confermato telefonicamente a Fanpage.it la sua presenza nell'organico, oggi si rifiuta di fornire delucidazioni.

Anche la preside Gabriella Conte preferisce non commentare la vicenda per motivi di privacy.

Il presunto congedo straordinario retribuito

Pertanto, per il momento, non è possibile verificare con certezza quanto proposto sui social da alcuni utenti, secondo i quali alcune fonti interne alla scuola, non specificate, direbbero che Giuseppina si trova in congedo straordinario retribuito.

Di cosa si tratta? Il congedo straordinario è un periodo di assenza dal lavoro retribuito concesso ai lavoratori dipendenti che assistano familiari con disabilità grave (ai sensi dell’articolo 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104).

Ma, senza una conferma da parte della scuola o del Ministero della Pubblica istruzione, anche questa risulta al momento una circostanza non confermata.

Il costo del treno Alta Velocità

Un altro punto critico, nella storia della bidella 29enne pendolare tra Napoli e Milano, sarebbe quello del costo dei treni. Una tratta così lunga come quella che intercorre tra il capoluogo lombardo e quello della Campania (circa 800 chilometri a viaggio) infatti non potrebbe costare solo 400 euro, come dichiarato dalla 29enne.

"La cosa positiva è che facendo così tanti viaggi in treno nell’arco di un mese, riesco ad accumulare un sacco di punti che mi danno la possibilità di avere degli sconti. Inoltre prenotando i biglietti con largo anticipo li pago scontati grazie alle offerte: in definitiva il treno mi costa poco, circa 400 euro, mensilmente molto meno di una stanza in condivisione a Milano", le sue parole.

È davvero possibile? Stando agli uffici stampa di Italo e Trenitalia, il prezzo medio di una corsa con l'Alta Velocità con i vari sconti si aggirerebbe intorno ai 30 euro. Resta però da chiarire quanti viaggi riuscirebbe a prenotare gratuitamente, opzione resa possibile dai cosiddetti punti fedeltà offerti da entrambe le compagnie.

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