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Aggredisce le donne per strada senza motivo, prognosi di 60 giorni per una di loro: arrestato a Milano

Un uomo di 23 anni è stato arrestato per aver aggredito almeno sette donne per le vie milanesi. Le aggressioni sarebbero capitate dal 14 agosto al 5 ottobre. Alcune di loro hanno riportato lesioni gravi.
A cura di Vittoria Brighenti
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Aggrediva e picchiava donne a caso e senza motivo in giro per Milano. Dopo sette denunce, l'uomo è stato individuato e arrestato. Stando ai primi accertamenti quattro di esse sarebbero capitate nelle stesse vie nello stesso giorno. Ad alcune di loro, ha provocato anche delle lesioni gravi.

Le sette denunce

Sono stati sette i casi denunciati alla polizia milanese, ma ciò non esclude che ce ne siano stati altri. Le ha aggredite tutte allo stesso modo: le ha scelte a caso per strada a Milano e le ha picchiate senza motivo. Stando a quanto emerso, le aggressioni avvenivano sempre nei confronti di donne che andavano o tornavano da lavoro.

La prima, avvenuta il 14 agosto, sarebbe stata ai danni di una 28enne in via Todisco. Alla donna, è stata data una prognosi di 8 giorni. La successiva il 28 agosto in via Boscovich, dopo essere stato svegliato da una 61enne mentre dormiva dietro alla sua vettura. La vittima è quella con la prognosi più alta, ovvero di 60 giorni.

Il giorno dopo, avrebbe poi picchiato una 59enne in piazza San Camillo del Lellis, ora in prognosi di 26 giorni, mentre il 5 ottobre avrebbe aggredito quattro donne, di 24, 25, 32 e 41 anni, nelle stesse vie della città. Le vittime hanno avuto tra i 5 e i 15 giorni di prognosi.

Chi è il 23enne arrestato

L'uomo è un 23enne con numerosi precedenti. Negli anni anni seguenti, è stato fotosegnalato 43 volte e usava 11 nomi diversi. Ha vissuto sempre solo, dormiva dove capitava ed è conosciuto come "il calciatore" perché spesso palleggiava lattine e altri oggetti per strada.

Gli investigatori del Commissariato Garibaldi Venezia lo hanno arrestato su ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari di Milano.

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