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Accusato di aver violentato 18 pazienti: ex primario di ginecologia condannato a sei anni di carcere

La Corte d’appello di Milano ha condannato l’ex ginecologo a sei anni di carcere con l’accusa di aver violentato 18 pazienti. I fatti risalgono al 2014.
A cura di Ilaria Quattrone
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

È stato condannato a sei anni di carcere l'ex primario di Ginecologia dell'ospedale di Chiavenna (Sondrio) che nel 2014 era stato accusato di violenza sessuale nei confronti di diciotto pazienti. A emanare la sentenza è stata la Corte d'appello di Milano che ha ribaltato la decisione del Tribunale di Sondrio: nel giugno 2018, il 61enne era stato assolto "perché il fatto non sussiste".

La decisione della Corte d'appello di Milano

La presidentessa della Corte, Valeria De Risi e a latere Chiara Maria Giuseppina Nobili e Alessandra Simion, hanno rinnovato parzialmente l'istruttoria, hanno riascoltato alcuni testimoni e chiesto una nuova consulenza sui filmati delle visite. La Corte ha poi deciso di condannare il medico a sei anni di reclusione nonostante l'accusa ne avesse chiesti otto. Oltre gli anni di carcere richiesti, come riportato dal quotidiano "Il Giorno", i giudici lo hanno condannato all'interdizione perpetua dai pubblici uffici, l'interdizione legale durante l'espiazione della pena e la sospensione dell'esercizio della professione medica.

Le indagini partite nel 2014

I fatti risalgono al 2014: il 3 dicembre l'ex primario era stato arrestato. Le indagini, condotte dalla squadra mobile di Sondrio, erano partite dopo la denuncia di una paziente. All'epoca il medico era stato sottoposto agli arresti domiciliari. Nel suo studio erano state nascoste una videocamera e delle cimici che hanno permesso di raccogliere le prove. Dopo l'assoluzione del tribunale di Sondrio, era tornato a praticare la professione all'ospedale Moriggia Pelascini che si trova a Gravedona, comune in provincia di Como.

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