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Aboliti i parcheggi in corso Buenos Aires per fare posto a bici e monopattini: il progetto del Comune

Entro agosto tutti i parcheggi di corso Buenos Aires saranno cancellati per far posto a biciclette e monopattini. Lo ha annunciato l’assessora alla Mobilità Arianna Censi: “Dobbiamo andare nella direzione di una progressiva diminuzione delle auto in città”.
A cura di Enrico Spaccini
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Via tutti i parcheggi da corso Buenos Aires e largo alle piste ciclabili e ai marciapiedi. Entro agosto, verranno cancellate tutte le strisce, bianche e blu, che delimitano gli stalli consentiti per la sosta delle auto in una delle vie principali di Milano. Ad annunciarlo è Arianna Censi, assessora alla Mobilità: "Ci stiamo lavorando usando tutti gli strumenti di programmazione strategica", ha assicurato dando seguito all'incarico che gli era stato affidato dal sindaco Beppe Sala ormai un anno fa.

"Dobbiamo andare nella direzione di una progressiva diminuzione delle auto in città"

"È vero che esiste una esigenza di parcheggi ma è anche vero che dobbiamo andare nella direzione di una progressiva diminuzione delle auto in città", ha spiegato Censi a margine della presentazione del settimo ‘Osservatorio sulle due ruote' realizzato da Confindustria-Ancma. Direzione già intrapresa dal Comune di Milano con le nuove regole di Area C e Area B e con il progetto della Città Zona 30.

Si tratta di una decisione che farà senz'altro discutere, visto che riguarda una delle vie più frequentate e con più negozi della città. Per biciclette e monopattini la convivenza con i mezzi in sosta era diventata un problema, a volte, spesso, anche un pericolo. Secondo il progetto studiato anche con il contributo di Confcommercio, verranno risparmiati solo gli stalli per il carico e scarico merci, i posteggi davanti agli hotel e verrà mantenuta la postazione dei taxi in prossimità dell'incrocio tra corso Buenos Aires e piazza Oberdan.

Il nuovo corso avrà una pista ciclabile più ampia, con dei cordoli installati a protezione dei ciclisti. Anche i marciapiedi saranno più larghi, in nome di ripensamento che vedrà la comparsa di piante e aree verdi.

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